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da: ufficio stampa Coldiretti Emilia Romagna

Cresce in larghi strati della società l’attenzione ai problemi ambientali, al dissesto idrogeologico e alla necessità di difesa del suolo. Così Coldiretti Emilia Romagna commenta la vittoria alle elezioni del Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale della lista 2, che vedeva alleate la stessa Coldiretti e Lapam Confartigianato.
Il risultato – commentano i vertici dell’organizzazione – conferma la scelta fatta nella riforma del sistema elettorale, sostenuto fortemente da Coldiretti, di aprire la consultazione a tutte le categorie per incrementare il livello di democrazia nel governo della bonifica che assicura a tutti i settori interessati la possibilità di partecipare. L’importanza di questa scelta è stata confermata dal grande afflusso ai seggi, che in questa tornata ha superato i tredicimila votanti, contro i tremila del 2010. I diecimila votanti in più – rileva Coldiretti Emilia Romagna –confermano la sensibilità dei cittadini contribuenti che hanno compreso l’importanza del consorzio di bonifica quale strumento per gestire e difendere il territorio. La sensibilità ambientale, probabilmente accresciuta dal recente summit di Parigi – prosegue Coldiretti – ha spinto tutti i cittadini a partecipare e a scegliere imprenditori che vivono e lavorano su un territorio dove hanno il loro strumento di lavoro, cioè la terra, con cui producono beni alimentari per la società. La difesa delle aziende agricole, che gestiscono il 75% del territorio reggiano, diventa importante anche per la difesa delle case e dei beni di tutti i residenti.
Il Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale ha una superficie totale di 312.734 ettari, ricadenti principalmente nella provincia di Reggio Emilia, ma anche in quelle di Modena, Parma, Massa Carrara e Mantova. Il consorzio– ricorda Coldiretti Emilia Romagna – è uno strumento fondamentale per la gestione delle acque e del suolo, in particolare per salvaguardare abitazioni, imprese e centri urbani dagli allagamenti e assicurare acqua alle buone produzioni agricole. È un impegno fondamentale – sottolinea Coldiretti Emilia Romagna – anche perché nella sola provincia di Reggio Emilia, secondo elaborazioni Coldiretti su dati del servizio geologico regionale, ci sono 4.759 frane attive per una superficie di 117 milioni di metri quadrati (5,1% della superficie provinciale) e 3.117 frane quiescenti per 176 milioni di metri quadrati (7,6% dell’intera superficie provinciale).

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