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Bondeno: open day alla Casa della Salute

Articolo pubblicato il 13 Gennaio 2020, Scritto da Riceviamo e pubblichiamo

Tempo di lettura: 3 minuti


>Da: Ufficio Stampa Comune di Bondeno

Fabio Bergamini e Claudio Vagnini: “Importante la sinergia che ha permesso di realizzare e fare crescere servizi indispensabili per la popolazione”.

Un open day per accogliere i cittadini e fare realmente della Casa della Salute di Bondeno la “casa di tutti”. Quella che si è svolta ieri mattina, nella struttura “Fratelli Borselli”, è stata giornata importante, per il presidio sanitario, in cui si sono aperte le porte alla cittadinanza, allo scopo di fare conoscere i servizi vecchi e nuovi presenti: personale sociosanitario e associazioni del territorio sono state impegnate per fare conoscere le attività sanitarie e per avere informazioni per visite, esami e approfondimenti per la prevenzione delle malattie croniche più frequenti come diabete, ipertensione, malattie cardiovascolari. «Cinque anni fa – ha detto il sindaco Fabio Bergamini – quando mi candidai alla guida della città, avevo preso l’impegno di lavorare in sinergia con l’Azienda Usl per riportare al “Borselli” un numero di servizi superiore e adatti alle esigenze della popolazione, rispetto al periodo antecedente al terremoto. La struttura in cui ci troviamo è arrivata a conclusione prima della fine dei cinque anni, rimane un intervento corposo nella villa storica per il quale si sta già programmando il futuro. L’open day serve a presentare servizi nuovi e già presenti nella Casa della Salute. La giornata intende presentare ai cittadini i servizi esistenti e quelli di nuova concezione, quali il centro per i disturbi cognitivi, la radiologia (vediamo per la prima volta la nuova apparecchiatura acquistata anche con i fondi del Comune), il servizio diabetologico, il percorso nascita, ed anche la rete delle cure palliative della quale Bondeno fa pienamente parte». Presenti il direttore dell’Azienda Usl di Ferrara, Claudio Vagnini, con la direttrice sanitaria, Nicoletta Natalini, la direttrice del distretto Ovest, Annamaria Ferrarese, l’assessore alle politiche sociali matildeo, Francesca Piacentini, e l’assessore poggese Piergiorgio Brunello. «Abbiamo visto questa Casa della Salute crescere – ha aggiunto il direttore generale dell’Ausl, Claudio Vagnini – e stiamo aumentano i servizi presenti al suo interno. Faccio una considerazione a metà tra il sociale e il sanitario: questa è una zona particolare, per la tipologia della popolazione. Per cui, se vogliamo fare in modo che il territorio rinasca, dobbiamo mettere in campo dei servizi, farli crescere e dare visibilità a ciò che abbiamo. L’unica cosa possibile è la collaborazione, perché è sostanziale per il nostro lavoro far sì che quello che si decide possa essere fatto in modo collegiale: dando una lettura del bisogno e una risposta, insieme. Quello che siamo riusciti ad ottenere qui è importante, a differenza di altri territori che hanno subito prima di noi il terremoto, dove cose analoghe non si sono realizzate. Se la necessità è quella di lavorare sulle cronicità, occorre un ambulatorio diabetologico, per esempio; se bisogna lavorare sul dolore occorre sviluppare una rete di cure palliative ed andare anche a domicilio. Questo è quello che stiamo facendo». L’evento ha visto articolarsi una tavola rotonda sul tema: “ Preveniamo e curiamo insieme l’ipertensione”. Alla quale hanno preso parte professionisti dell’Azienda Usl, tra cui Pierpaolo Mazzucchelli e Annalisa Camerani (Medicina di Gruppo) ed il cardiologo Biagio Sassone, direttore della Unità operativa di cardiologia dell’ospedale di Cento.

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Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE
di Piermaria Romani