Bondeno – da lunedì 4 maggio, obbligo solo negli spazi “circoscritti” per le mascherine, gel disinfettanti al posto dei guanti in lattice
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Da: Organizzatori
Da Lunedì 4 Maggio, l’obbligo delle mascherine in città sarà presente unicamente per gli spazi “circoscritti”. Ovvero, nei negozi (dove tanti commercianti espongono già i cartelli che invitano la clientela a fare uso dei dispositivi di protezione) o in spazi che prevedono comunque “un’entrata e un’uscita”. Per fare un esempio: al mercato che riapre Martedì mattina, con i soli banchi alimentari. Ai guanti in lattice, invece, sarà preferito l’utilizzo di gel disinfettanti o soluzioni idroalcoliche. “A Bondeno abbiamo adottato questa soluzione” – conferma il Sindaco facente funzioni Simone Saletti – “per il fatto che i guanti in lattice monouso sono ormai diventati difficilissimi da reperire. I pochi che sono in circolazione devono andare prioritariamente al personale medico e sanitario, ed agli operatori delle Forze dell’ordine. Di conseguenza, invitiamo i cittadini all’uso corretto di gel e sostanze disinfettanti in tutti i luoghi pubblici aperti e chiusi. Una dimostrazione pratica” – aggiunge Saletti – “ l’abbiamo vista durante lo svolgimento del primo Mercatino dei Sapori Matildei, organizzato dagli agricoltori in centro, dopo il blocco imposto dalle ordinanze: la Protezione Civile ha posizionato il suo personale all’entrata e all’uscita del mercato, per distribuire gel disinfettanti con cui igienizzare le mani degli avventori”. La precedente Ordinanza del Sindaco aveva imposto, inoltre, la mascherina in tutti i luoghi aperti e chiusi. Da Lunedì, il cambiamento riguarderà il fatto che le mascherine di protezione saranno obbligatorie solo nei luoghi confinati: uffici pubblici, negozi, ed anche nei mercati, per fare qualche esempio. Quindi, in tutti i luoghi in cui è prevista un’entrata e un’uscita, tecnicamente. Nei luoghi all’aperto, invece, dove passeggiare o svolgere attività motoria sarà consentito da Lunedì 4 Maggio, niente obbligatorietà, ma sanzioni per chi non rispetterà le misure di distanziamento sociale e le regole previste dal governo e recepite da Regione e comuni.

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Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)
PAESE REALE
di Piermaria Romani