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Bonaccini presenta le linee di mandato per la legislatura

Articolo pubblicato il 9 Giugno 2020, Scritto da Riceviamo e pubblichiamo

Tempo di lettura: 2 minuti


Da: Ufficio Stampa Gruppo Partito Democratico

L’XI legislatura della Regione Emilia-Romagna, a pochi giorni dal 50° anniversario dalla sua nascita, è iniziata ufficialmente con la discussione delle linee di mandato in Assemblea Legislativa.

“Il voto del 26 gennaio sembra lontanissimo vista la situazione di emergenza in cui ci siamo ritrovati catapultati. – ha ricordato la capogruppo Pd Marcella Zappaterra, sottolineando – Ne stiamo uscendo grazie alla tenuta del sistema sanitario che, nel suo complesso, ha potuto reggere grazie alle scelte lungimiranti fatte nei decenni passati. L’Emilia-Romagna aveva investito su una rete di grandi e piccoli centri ospedalieri e socio-sanitari, di professionalità diffuse e di servizi territoriali prossimi ai cittadini. Penso che sia questa la direzione su cui investire con ancora più forza per dotarci di nuovi e più efficaci anticorpi in caso di eventuali nuove emergenze”.

“Oggi l’economia e il lavoro sono indubbiamente in crisi, anche in una Regione come l’Emilia-Romagna che fino a pochi mesi fa era tra quelle che correva più velocemente in Italia e nel continente. Ne usciremo anche grazie alle risorse straordinarie che l’Europa ci mette a disposizione. Affronteremo la ripresa e il rilancio del sistema emiliano-romagnolo non limitandoci a interventi ordinari. – ha proseguito Zappaterra nel suo intervento – Il Presidente Bonaccini, così come la maggioranza e il Partito Democratico, sono ben consapevoli che sarà essenziale investire al meglio quelle risorse per dotarci di tutte le infrastrutture materiali, immateriali, sociali che ci servono per fare ancora di più e meglio di prima. E per farlo è imprescindibile un serio e accurato lavoro per snellire la burocrazia per cittadini, liberi professionisti e imprese”.

“Puntiamo alla sostenibilità, intesa a tutto tondo: quella della terra e climatica, quella economica e produttiva, ma anche quella sociale e intergenerazionale. Investiamo sulle persone e sulle comunità locali. Creando PIL e soprattutto benessere diffuso e superamento delle diseguaglianze. In questo disegno, giovani e donne sono elementi fondamentali da valorizzare per ricostruire un nuovo modello di organizzazione della società che ampli i diritti di tutti a partire proprio da chi è stato più colpito nella gestione dei tempi di vita, lavoro e cura durante l’emergenza sanitaria” ha concluso Zappaterra.

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Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE
di Piermaria Romani