Skip to main content

12 Aprile 2016

Boh

Tempo di lettura: 3 minuti


La notizia del giorno è senza dubbio questa storiaccia 100% italiana con l’Unione Europea.
Il Consiglio d’Europa ha infatti accolto un ricorso presentato dalla CGIL contro l’applicazione “a singhiozzo” della 194.
Secondo la CGIL, questa “applicazione a singhiozzo” violerebbe la Carta Sociale Europea.
Cito testualmente:
<>.

Brano: “Live And Let Live” di Love
Brano: “Live And Let Live” di Love

La CGIL ha snocciolato anche un po’ di cifre.
Cifre che parlano chiarissimo: dal 2003 al 2009, i ginecologi “obiettori” sono saliti dal 57,8% al 70,7%.
E nel Sud Italia le percentuali arrivano anche all’85%, come in Basilicata.
Anche se nella relazione mancano le cifre delle donne “a cui sono stati negati i servizi a causa della mancanza di personale non obiettore”, secondo il Comitato “la copertura è più che soddisfacente”.
Boh.
Questa cosa dei medici “obiettori” l’ho sempre trovata un po’ incomprensibile.
Quand’ero alle elementari mi è stato detto che i medici sono tenuti a seguire quel famoso giuramento di Ippocrate.
Una cosa che mi era stata spiegata più o meno così: “un medico dev’essere pronto a prestare i propri servizi persino a un Adolf Hitler”.
Magari quella volta ho capito male o malissimo ma quella frase ce l’ho ancora spiaccicata nel cervello.
E magari la faccio di nuovo troppo semplice ma con le dovute proporzioni questo atteggiamento mi fa pensare a quante volte, in veste di tecnico del suono, mi sarei rifiutato di rendere udibili band e/o artisti che reputavo dannosi per la razza umana.
Forse dovremmo iniziare a obiettare un po’ tutti.
Una roba tipo “eh no a te un etto di mortadella non te lo faccio perchè l’altra settimana mi hai detto che i Rolling Stones ti piacciono solo fino al ’72 quindi vai mo’ alla Lidl a prenderti quella nella plastica”.
Potrebbe anche essere divertente.
A chi non piacerebbe un barista che ti risponde “mi dispiace a te niente grappetta perchè prima ti ho sentito dire che non te ne frega niente della Spal, ciao ciccio”.
Grasse risate e poi via agli spargimenti di sangue.
Perchè se quel barista è un tipo dai principi così solidi figuriamoci un eventuale ubriacone molesto.
In fondo c’è gente che ha basato la propria vita sulla grappa.
Sarò anche stupido ma non capirò mai il perchè di tutte queste differenze su un semplice e soggettivo sistema di valori su cui qualcuno basa la propria vita.
Soprattutto quando si parla di lavoro.
C’è qualche differenza fra un fan di Papa Francesco e un fan dei Flipper?
Di nuovo: boh.

Ogni giorno un brano intonato alla cronaca selezionato e commentato dalla redazione di Radio Strike.

 

Selezione e commento di Andrea Pavanello, ex DoAs TheBirds, musicista, dj, pasticcione, capo della Seitan! Records e autore di “Carta Bianca” in onda su Radio Strike a orari reperibili in giorni reperibili SOLO consultando il calendario patafisico. xoxo <3

Radio Strike è un progetto per una radio web libera, aperta ed autogestita che dia voce a chi ne ha meno. La web radio, nel nostro mondo sempre più mediatizzato, diventa uno strumento di grande potenza espressiva, raggiungendo immediatamente chiunque abbia una connessione internet.
Un ulteriore punto di forza, forse meno evidente ma non meno importante, è la capacità di far convergere e partecipare ad un progetto le eterogenee singolarità che compongono il tessuto cittadino di Ferrara: lavoratori e precari, studenti universitari e medi, migranti, potranno trovare nella radio uno spazio vivo dove portare le proprie istanze e farsi contaminare da quelle degli altri. Non un contenitore da riempire, ma uno spazio sociale che prende vita a partire dalle energie che si autorganizzano

tag:

Radio Strike



Chi volesse chiedere informazioni sul nuovo progetto editoriale, può scrivere a: direttore@periscopionline.it