Oggi è il 30 dicembre e da quando ho 21 anni per me 30 dicembre vuol dire solo Robert Quine.
Robert Quine non è solo uno dei miei chitarristi preferiti.
Robert Wolfe Quine, nato ad Akron nel 1942, è stato: l’uomo che registrò quei celebri nastri dei Velvet, chitarra dei Voidoids di Richard Hell, spalla di Lou Reed nel suo periodo ritorno-alla-chitarra, produttore dei

Album: “Blank Generation“ del 1977
Teenage Jesus e padrino della no wave,
Ma è stato anche una delle voci più divertenti in Please Kill Me, il mio libro da cesso preferito.
Fra le sue perle in quel libro ce n’è una che svetta su tutte.
Cito più o meno a memoria:
“Non sono mai diventato un tossico perché ho visto tutti gli episodi di Dragnet e so che se inizi a drogarti finisci a rubare televisori”.
La cosa comica è che Quine ha sempre suonato e girato con dei tossici.
Dei signori tossici, ok.
Ma sempre dei tossici.
La cosa tragica, una cosa che a me ha sempre gelato il sangue ma che continua a commuovermi è il modo in cui se n’è andato Robert Quine.
La faccio breve.
Nell’agosto del 2003 la moglie di Bob Quine, Alice, muore.
E il 31 maggio del 2004 muore pure Bob.
Con una overdose intenzionale di eroina.
Anche mentre lo scrivo mi si ghiaccia di nuovo il sangue.
Quindi per oggi, visto che la parola è “agghiacciante”, via con un pezzo che vede il buon Bob all’opera con la sua Strato che gela il sangue.
Ogni giorno un brano intonato alla cronaca selezionato e commentato dalla redazione di Radio Strike.
Selezione e commento di Andrea Pavanello, ex DoAs TheBirds, musicista, dj, pasticcione, capo della Seitan! Records e autore di “Carta Bianca” in onda su Radio Strike a orari reperibili in giorni reperibili SOLO consultando il calendario patafisico. xoxo <3
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