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Da M5s

Premesso che la maggior parte dei cittadini ferraresi sono ben felici che la Spal sia tornata in serie A, vivono con euforia l’attesa della nuova stagione calcistica che inizierà fra poche settimane e sono consapevoli della necessità delle modifiche di adeguamento strutturale e di sicurezza da apportare allo stadio Paolo Mazza, è pur sempre vero che le limitazioni del traffico nelle zone limitrofe allo stadio, prima durante e dopo le partite, possono creare disagio ai residenti che vi abitano. E ciò non solo per i residenti di viale Vittorio Veneto, che viene praticamente chiusa per separare le tifoserie rivali, o per quelli di via Montegrappa, dove si sta allestendo una zona di sicurezza per accogliere i pullman delle squadre ospiti, ma anche nelle altre
vie limitrofe.
A volte, durante la stagione appena conclusa, diventava proprio impossibile per i residenti anche il solo rientro nelle loro abitazioni prima delle ore 18 e in alcune occasioni anche più tardi. Ci è stato riferito, ad esempio, il caso di una residente di via Fortezza, con famigliare cardiopatico, alla quale è stato impedito in più di una occasione di rientrare a casa con l’automobile.
Per questo, il consigliere del Movimento 5 Stelle di Ferrara Claudio Fochi ha chiesto all’Amministrazione comunale con una interrogazione (http://www.comune.fe.it/5216/attach/presidente_cons/docs/74310-2017-m5sfochi.pdf)
se sarà possibile in futuro predisporre corridoi di rientro per i residenti, compatibilmente con le
norme di sicurezza e i relativi transennamenti attorno allo stadio, o consentire loro, in caso di necessità o emergenza, di poter rientrare nelle proprie abitazioni esibendo un documento attestante la residenza propria o di un famigliare.
Siamo contenti che la Spal sia tornata nella massima serie dopo 49 lunghi anni e siamo consapevoli
realisticamente e pragmaticamente delle necessarie modifiche da attuare affinché possa continuare a
giocare a Ferrara, tuttavia non possiamo esimerci dal riportare i disagi concreti che ci vengono segnalati dai residenti di una zona già piena di criticità e contestualmente ci auguriamo che si possano trovare giuste strategie per limitare al massimo tali disagi.

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