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Da Gruppo Lega Nord Emilia e Romagna

“I bilancioni, storico presidio del fiume Panaro, rischiano di diventare l’ennesima vittima della burocrazia. Pratiche, concessioni, referenti e uffici che si sovrappongono rendono la gestione di un’attività sociale e no profit troppo costosa e difficile. Fare il punto era necessario, per non rischiare di veder cancellati questi manufatti, ultimi eredi di una tradizione secolare della pesca professionale nella nostra provincia. Grazie al capogruppo Lega Nord, Alan Fabbri, questa mattina ci siamo incontrati presso la sede della Regione con i referenti tecnici dell’ente e di Arpae per un confronto, quantomai necessario a districare una situazione complessa”.
Marco Grossi, segretario e portavoce dell’associazione sportivo-ricreativa Pescatori Associati Bondeno, interviene, dopo l’incontro avvenuto, questa mattina in via Aldo Moro, alla presenza del presidente della P.A.B , Ercole Carassiti, del capogruppo Alan Fabbri e dei referenti tecnici di Arpae (competente per le concessioni demaniali) e della Regione.
“L’ incontro organizzato dal capogruppo Lega Nord ci ha permesso di fare il punto con i diretti referenti, sulla gestione delle aree demaniali su cui insistono i bilancioni di Bondeno. L’incontro è stato utile per mettere a fuoco le numerose problematiche che affliggono i nostri associati e chiunque abbia in concessione aree pubbliche di argine o golenali per attività di pesca”, continua Grossi. I problemi sono numerosi: dal pagamento di oneri e licenze alla perdita di riferimenti precisi nella gestione delle competenze burocratiche ”soprattutto dopo che la riforma Delrio sulle Province ha cancellato referenti e coordinate abituali”.
Ora più che mai “il rischio è di vedere penalizzate economicamente le nostre realtà gestite da associazioni no profit e di vederle soffocate da burocrazie troppo complesse e onerose”, continua il portavoce della P.A.B.
“L’incontro di questa mattina è stato fondamentale per inquadrare criticità e possibili soluzioni ed è stato un primo passo importante verso una chiarificazione che ci permetta di proseguire nelle nostre attività tradizionali e storiche per il territorio”.
Per Fabbri “La tutela dei territori circostanti i corsi d’acqua e del fiume Panaro in particolare, è di grande importanza per il territorio. I bilancioni non sono solo manufatti storicamente legati alle attività ricreative e sociali ma svolgono una fondamentale azione di presidio e di tutela dell’ambiente”, aggiunge il capogruppo.
“Troppo spesso la burocrazia pesa in modo indiscriminato sulle realtà no profit e il rischio è di vederle sparire”. Per questo “abbiamo deciso di impegnarci per favorire una mediazione tra enti pubblici e associazione che, nel pieno rispetto di tutte le normative vigenti, chiarisca precisamente diritti e doveri di quei volontari che, da sempre, con le loro attività di pesca garantiscono agli argini e alle zone golenali una cura che, senza di loro, con ogni probabilità verrebbe a mancare”.

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