da: ufficio stampa Partito Democratico Ferrara
Bertuzzi (PD): “bene l’accoglimento dell’odg sul contrasto al fenomeno della pesca di frodo nelle acque fluviali e lacustri. Il Governo detti linee guida alle Regioni per intervenire subito contro il bracconaggio.”
Ieri, durante l’esame in Aula del collegato agricoltura, approvato oggi in Senato, la Senatrice Maria Teresa Bertuzzi, capogruppo PD in Commissione Agricoltura, ha proposto un emendamento, poi trasformato in ordine del giorno, sul contrasto alla pesca di frodo.
“Sono soddisfatta per l’accoglimento di questo ordine del giorno da parte del Governo, il quale non ha potuto accettare l’emendamento dal momento che la disciplina sulla pesca di frodo in acque fluviali e lacustri è di competenza regionale – dichiara la Senatrice che continua: “il Governo si è però impegnato ad affrontare questa problematica, per verificare la possibilità di giungere ad un sistema sanzionatorio il più condiviso possibile. L’emendamento chiedeva infatti di estendere ciò che è previsto per la pesca illegale in mare alle acque interne. La pesca di frodo sta depauperando la popolazione ittica, con grave danno ai pescatori, alle imprese, all’ambiente.
La richiesta di inasprire le sanzioni per la pesca effettuata nelle acque fluviali e lacustri dotando le forze dell’ordine degli strumenti necessari per reprimere questi reati. Il Governo tenga alta l’attenzione, anche attraverso un’immediata emanazione di linee guida alle Regioni, così che possano uniformarsi alle medesime e contrastare subito questo fenomeno.
Non bastano più le sanzioni pecuniarie, già applicate a livello regionale, ma bisogna arrivare al sequestro definitivo delle attrezzature nonché dei veicoli e delle imbarcazioni dei bracconieri o alle sanzioni penali, così come previsto per la pesca in acque marittime”.
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