Bertuzzi: “Stop ad allarmismi, diffondiamo nuova cultura del cibo a partire da dieta mediterranea”
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da: ufficio stampa Pd Ferrara
La senatrice Pd e capogruppo in commissione agricoltura al senato sul recente documento dell’Oms
“Il documento dell’Oms non ha rivelato altro che quello che da anni moltissimi scienziati affermano sulla correlazione tra il consumo di carne e il riscontro di patologie cancerogene. E’ bene diffondere in maniera chiara e completa quanto riportato all’interno del documento dell’Agenzia dell’OMS: infatti, nello stesso si asserisce che è la quantità a fare la differenza. Questo è un concetto chiave che lancia un messaggio ben preciso: ai consumatori si suggerisce di differenziare la propria dieta, alle istituzioni di avviare o proseguire sulla strada di politiche di tutela animale, ambientale nonché di sicurezza ed educazione alimentare”.
Così in una nota la senatrice Maria Teresa Bertuzzi, capogruppo Pd in commissione Agricoltura al Senato.
“Il documento dell’Oms rafforza quindi quanto da tempo affermiamo da più parti, ossia l’importanza dell’educazione alimentare a partire dalle scuole e dai più piccoli, la tracciabilità dei prodotti agroalimentari e la massima trasparenza in materia di etichettatura. In Commissione Agricoltura – spiega – proprio oggi si è conclusa la discussione sul ddl sulla dieta mediterranea, che vuole contribuire a tutelare e promuovere la dieta mediterranea come modello culturale e sociale fondato su un insieme di competenze, conoscenze, pratiche e tradizioni legate all’alimentazione e al vivere insieme a stretto contatto con l’ambiente naturale. Dobbiamo ripartire da questi concetti e il nostro paese sicuramente su questo ha una marcia in più: la diffusione di una dieta come quella mediterranea è, infatti, in grado già da oggi di promuovere sani stili di vita, basati su modelli di corretta ed equilibrata alimentazione, in chiave di prevenzione delle malattie legate alla nutrizione. Oggi, più che mai, è nostro dovere favorire la diffusione dell’impiego dei prodotti e delle specialità della alimentazione italiana, caratterizzata da varietà che garantiscono sani equilibri nei sistemi di ristorazione collettiva, a partire dalle mense scolastiche, fino a contribuire sempre più a diffondere una nuova cultura del cibo.
L’Expo di Milano – conclude Bertuzzi – dà una straordinaria accelerazione a questo processo di cambiamento e in quella direzione continuerà il nostro lavoro”.
