Tornare a volare sotto una pioggia di dolore
Il commento fotografico del fondatore di Wunderkammer
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La pioggia che cade e l’aereo che si intravede dietro alle gocce. E’ una foto bellissima e struggente quella scattata da Leonardo Delmonte in partenza martedì pomeriggio dall’aeroporto di Bologna per rientrare nella “sua” Berlino. Un’immagine che riesce a evocare il dolore per la tragedia che ha colpito il cuore della capitale tedesca, ma anche tutta la voglia di andare avanti, ripartire, non abbandonare mai.
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Leonardo, trentenne, a Ferrara ha fondato l’associazione Basso Profilo e il consorzio che guarda caso si chiama proprio con il termine tedesco Wunderkammer, e si divide tra la sua città e Berlino. Sabato (17 dicembre 2016) era tornato a Ferrara per la conclusione del laboratorio di ‘Cultura in Movimento’ nella sede di Wunderkammer dentro a Palazzo Savonuzzi, in via Darsena. Da qui ha appreso la notizia dello schianto del Tir lanciato la sera di lunedì (19 dicembre) sulle persone che affollavano il mercatino di Natale nel centro della città, poco lontano dal famoso zoo di Berlino.
“I miei amici e colleghi per fortuna stanno tutti bene”, racconta mentre si appresta a ripartire. Per rassicurare tutte le persone che anche lui sta bene, Leonardo ha utilizzato la funzione attivata da Facebook che si chiama ‘Safety Check’ e serve proprio a comunicare ad amici e conoscenti che tutto è a posto quando ci si trova in posti che vengono colpiti da calamità e sciagure. Sono le stesse forze dell’ordine tedesche che hanno invitato gli abitanti a utilizzare il controllo di sicurezza messo a disposizione dal social network per evitare di creare allarmismi.
A Berlino, Leonardo ha scelto di abitare a Kreuzberg, il quartiere al confine con il muro che divideva dalla zona Est, da sempre punto di riferimento delle avanguardie culturali e ideologiche. Kreuzberg è ad alcuni chilometri di distanza da Breitscheidplatz, la piazza dove è avvenuta la tragedia, che si trova nella zona ovest, davanti alla Chiesa del Ricordo, quella con il campanile lasciato volutamente distrutto, in memoria dei bombardamenti della seconda guerra mondiale. “La zona dove abito – dice Leonardo – è uno dei quartieri più interessanti e meticci. Speriamo davvero che il clima non cambi... con le elezioni alle porte poi… proprio non ci voleva”. (g.m.)
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