Bergamini (Lega ER).” Studenti e famiglie ostaggi del caos politico generato da Stato e Regione….”
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Da: Fabio Bergamini
SCUOLE, BERGAMINI (LEGA ER): «STUDENTI E FAMIGLIE OSTAGGIO DEL CAOS POLITICO GENERATO DA STATO E REGIONE. SIAMO VICINI AGLI STUDENTI ED AL PERSONALE SCOLASTICO, IN QUESTA DIFFICILE SITUAZIONE»
FERRARA, 21 GEN. «Il caos generato dal Governo e dalla Regione, nella gestione della pandemia e della riapertura delle scuole, ricade sulle famiglie e gli studenti, che si sentono disorientati di fronte ad un pasticcio senza precedenti». Il consigliere regionale della Lega, Fabio Bergamini, affonda il colpo dopo lo scambio epistolare emerso tra le istituzioni, e definito “preoccupante”. In particolare ci si riferisce a quello del 19 gennaio, tra l’Ufficio scolastico regionale dell’Emilia-Romagna, ed i dirigenti e coordinatori scolastici, chiamati questi ultimi ad uno sforzo organizzativo notevole, per la riapertura in presenza (al 50% ) delle scuole superiori. «Il Governo spinge per la scuola in presenza, mentre dalla Regione arrivano segnali contraddittori: ora di prudenza, ora di apertura, ora di transizione. L’unica cosa certa è che l’epidemia, in Emilia-Romagna, presenta numeri ancora preoccupanti e le famiglie devono potersi sentire rassicurate sulla presenza a scuola dei loro figli. In questo, vorrei ricordare l’atteggiamento prudente adottato dal governatore Zaia, che ha ritenuto congelare la ripresa della scuola in presenza fino al 31 gennaio: la richiesta di sospensiva di alcuni genitori è stata rigettata dal Tar, che ha dato ragione alla giunta del Veneto». La direzione per la “Cura, la salute e il welfare” ha ammesso che, dall’analisi degli indicatori derivanti dall’incremento e ricomparsa dei focolai, «deriva una classificazione complessiva del rischio: alta». Prescrivendo nel contempo il mantenimento delle vigenti misure di mitigazione, e consigliando «prudenza, almeno fino a tutta la prima settimana di febbraio». «Occorre anche da noi ripartire in piena sicurezza. La scuola – chiosa Bergamini – rappresenta la più grande organizzazione del Paese. Studenti, personale in servizio e insegnanti vanno tutelati, così come le famiglie. Chiederemo alla Regione chiarimenti su quella che è l’effettiva situazione sul nostro territorio».
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