Da: Fabio Bergamini
ATTIVITA’ MOTORIA ADATTATA, BERGAMINI (LEGA ER): «L’INATTIVITA’ FISICA PEGGIORA LA QUALITA’ DELLA VITA DELLE PERSONE, LE PALESTRE DEVONO POTER TORNARE A SVOLGERE IN SICUREZZA LORO FUNZIONE»
FERRARA, 22 GEN. Zenit è al centro da tempo delle politiche per il benessere del territorio, ma la pandemia ha arenato i propositi di aiutare le persone a vivere meglio, attraverso l’attività motoria adattata della quale il centro diretto da Manuele Mazza e Sergio Ameruoso è un centro di eccellenza, dopo avere ottenuto la certificazione di “palestra sicura” (Pps_Ama). In difesa del diritto di svolgere attività fisica è sceso in campo anche il consigliere regionale della Lega, Fabio Bergamini, deciso di portare in viale Aldo Moro la sua battaglia. «L’efficacia dell’esercizio fisico nel percorso di trattamento di numerose patologie croniche è ormai un fatto indiscusso – avvertono Mazza e Ameruoso –. Essa è in grado di migliorare sotto diversi aspetti la salute, in termini di qualità della vita delle persone, contribuendo a prevenire patologie cardiovascolari, dismetaboliche, oncologiche, respiratorie, migliorando la vita di chi è affetto da malattie neurodegenerative, osteoporosi, e malattie articolari. Del resto – rivelano Mazza e Ameruoso – la stessa Organizzazione Mondiale della Sanità raccomanda almeno 150 minuti di attività fisica settimanale, per mantenere un adeguato livello di benessere». Poi, però, è arrivato il Covid-19 a complicare tutto. Zenit, in questi anni, ha investito molte risorse, inaugurando collaborazioni con l’Ausl di Ferrara, il Comune di Bondeno, la polisportiva “Chi gioca alzi la mano”, ed il gruppo “In cammino”. «Chi ha investito professionalmente e imprenditorialmente in questo percorso – aggiungono da Zenit – si è trovato totalmente smarrito, ma soprattutto constatiamo un disservizio per i cittadini affetti da patologie croniche che non possono usufruire nemmeno del servizio one to one». Fabio Bergamini, che da sindaco di Bondeno inaugurò una forte e preziosa collaborazione con Zenit nel segno della promozione della salute e della prevenzione, annuncia di voler portare in Regione la questione: «Il Dpcn del governo del 14 gennaio – dice il consigliere regionale del Carroccio – ha tarpato definitivamente le ali a tutti quei servizi che non rientrano tra i livelli essenziali, chiederemo all’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna di farsi carico del problema, perché le condizioni di salute dei cittadini peggiorano e la situazione è ormai insostenibile».
