di Maria Luigia Giusto
Anche se le rondini arrivate sono ancora disorientate e cercano il loro nido nelle città intiepidite, anche se il pesco prova a colorare di rosa i petali ancora protetti dalle foglie germinali, anche se il sole non trova ampli spiragli tra le nuvole compatte, l’erbetta alla base dei tronchi è verde e fresca, le mosche più impavide fanno grandi volute nell’aria umida che odora di radici, sentori di fiori, aromi di vita.
“E’ che dietro le cose ci sei tu, Primavera, che incominci a scrivere nell’umidità, con dita di bambina giocherellona, il delirante alfabeto del tempo che ritorna”.
Pablo Neruda
Una quotidiana pillola di saggezza o una perla di ironia per iniziare bene la settimana…
Ferrara film corto festival
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dal 23 al 26 ottobre 2024
Quattro giorni di eventi internazionali dedicati al cinema indipendente, alle opere prime, all’innovazione e ai corti a tematica ambientale.
Redazione di Periscopio
Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)
PAESE REALE
di Piermaria Romani
Chi volesse chiedere informazioni sul nuovo progetto editoriale, può scrivere a: direttore@periscopionline.it