Da: Partito Democratico di Ferrara.
Il Terzo settore, inserito in un coordinamento efficace, svolge un ruolo fondamentale nella gestione delle emergenze: è stato così nella gestione del sisma del maggio 2012 e lo è da e sempre nei momenti di bisogno e di forte criticità per la popolazione, come quello che stiamo vivendo in queste settimane.
La volontà delle persone di mettersi a disposizione per chi ha più bisogno ha sempre superato la paura, ieri come oggi. La differenza oggi sta nella tutela estrema di chi si mette a disposizione che necessariamente deve avere presidi, assicurazione ed essere coordinato fin nei minimi dettagli su cosa può e deve fare.
E bene ha fatto la nostra Regione, oggi, a uscire con le Linee guida per la sicurezza dei volontari. “Massima tutela per loro e per le persone assistite” ha detto la vicepresidente Elly Schlein, nel presentare questo provvedimento, che fornisce indicazioni chiare sulla possibilità di svolgere attività di volontariato connesse alla gestione dell’emergenza (come la consegna a domicilio di generi alimentari, medicinali e altri beni di prima necessità, o la gestione degli empori e delle mense solidali), riducendo il rischio di contagio e salvaguardando la salute dei volontari e delle persone a cui prestano aiuto.
Fondamentale in questo momento è il tavolo di coordinamento comunale come indicato dalla Regione, che unisca più attori in sinergia, capaci con immediatezza di raccogliere i bisogni, fare scelte strategiche, raccogliere un volontariato formato, anche e non solo a supporto delle associazioni oggi in prima linea, preparato e coordinato per i molteplici bisogni che non sono solo legati al cibo e al sanitario, ma che in una popolazione spesso anziana e sola diventano molto più ampi e specifici.
Non bastano solo i numeri di telefono di contatto, perché le persone, soprattutto le più fragili, hanno la necessità di essere non solo ascoltate ma anche accompagnate, prese per mano, indirizzate al servizio di cui hanno bisogno, e tutto questo non si improvvisa.
Non bastano più iniziative lodevoli ma che rischiano di essere estemporanee oltre che pericolose per il diffondersi dell’epidemia, perché in questa fase ci vuole un maggiore coordinamento e maggiori garanzie per la sicurezza dei volontari e degli assistiti.
Non basteranno più neppure i volontari “storici”, perché giustamente la direttiva regionale vieta in questa fase emergenziale di fare volontariato agli over 65, che sappiamo essere invece una delle colonne portanti di tante realtà del Terzo settore votate alla cura dei più bisognosi, dalle mense ai luoghi di accoglienza: oggi questequite forze vanno integrate con un volontariato più giovane ma necessariamente formato e capace, perché non può esistere il fai-da-te per la tutela di tutti.
Per questo riteniamo urgente l’insediamento del tavolo tecnico operativo governato dall’Amministrazione comunale con la presenza della Protezione Civile, Azienda USL, Centro Servizi per il Volontariato e il Terzo Settore.
È urgente la sua convocazione per non disperdere energie inutilmente, per non mettere a rischio la vita delle persone, per dare risposte efficaci e prepararci ad azioni che andranno oltre questa emergenza.
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