Bene la riduzione delle tasse locali, ma bisogna andare oltre. Serve un piano Marshall per l’Alto Ferrarese
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Da: CNA Ferrara
“Ridurre le imposte locali che gravano sulle imprese è sicuramente un’ottima iniziativa, ma per risollevare le sorti economiche dell’Alto Ferrarese dopo l’emergenza coronavirus è necessario fare molto di più. E’ necessario un piano territoriale di ampio respiro, alla cui elaborazione le imprese e le associazioni che le rappresentano siano convocate e direttamente coinvolte.”.
Raffaella Toselli, imprenditrice e Presidente della Cna dell’Alto Ferrarese, avanza una serie di proposte all’amministrazione comunale di Cento: obiettivo, ricostruire un tessuto economico stremato dall’emergenza, che in futuro si troverà a fare i conti con una grave crisi della domanda e quindi con un persistente calo dei ricavi.
“Il primo strumento da mettere in campo – prosegue Raffaella Toselli – è creare un tavolo di discussione in cui il mondo economico possa confrontarsi direttamente con tutti gli enti locali dell’Alto Ferrarese. Da quel tavolo deve scaturire un vero Piano Marshall per il territorio. Bisogna mettere da parte egoismi e particolarismi e rimettersi in moto con lo stesso spirito che caratterizzò il dopo-terremoto”
Le linee guida su cui deve lavorare un tavolo del genere sono, secondo la Presidente di Cna Alto Ferrarese, piuttosto chiare: “E’ necessario un piano di sviluppo a 360 gradi che tuttavia non può prescindere da alcune priorità: in primo luogo, un investimento importante nella valorizzazione delle aree artigianali e industriali del territorio, che sono il fulcro della produzione di ricchezza e dell’occupazione nell’alto ferrarese. Poi, è necessario che gli enti locali garantiscano, per un periodo sufficientemente lungo, appalti “a chilometro zero”, per valorizzare e sostenere il più possibile le imprese locali. Ancora, bisogna pensare a una drastica riduzione degli oneri di urbanizzazione per far ripartire l’edilizia e la cantieristica in genere”
Resta lo spazio per un ultimo appello: la riduzione del peso della burocrazia. “e’ un ostacolo contro cui gli imprenditori lottano ogni giorno – conclude Raffaella Toselli – e’ molto importante che nella fase post-emergenza questo ostacolo venga rimosso, per consentire alle imprese di dispiegare per intero le proprie potenzialità di recupero”.

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CNA FERRARA
Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)
PAESE REALE
di Piermaria Romani