Skip to main content

Barriere architettoniche, dalla Regione 2 mln di euro per eliminarle

Articolo pubblicato il 1 Ottobre 2015, Scritto da REGIONE EMILIA-ROMAGNA

Tempo di lettura: 2 minuti


da: ufficio stampa giunta regionale Emilia-Romagna

La vicepresidente Gualmini: “Accogliamo tutte le domande presentate dai Comuni sul Fondo regionale, augurandoci che lo Stato riprenda quanto prima a finanziare le graduatorie nazionali”

Un milione di euro in più che va ad aggiungersi a quello già previsto dal Piano casa, per un totale di 2 milioni di euro. Aumentano in questo modo le risorse contenute nel Fondo regionale, istituito nel 2013, che dispone la concessione di contributi a fondo perduto per abbattere le barriere architettoniche in edifici privati.
“Sono pienamente soddisfatta dell’impegno aggiuntivo della Giunta sul versante delle barriere architettoniche – ha dichiarato la vicepresidente Elisabetta Gualmini – . Una Regione che si dice moderna e dinamica non può non prestare un’attenzione altissima a chi ha enormi e quotidiane difficoltà a transitare nei luoghi pubblici o ad accedere agli spazi desiderati. In questo modo – prosegue la vicepresidente, che ha anche la delega alle Politiche abitative – accogliamo, con spirito pratico, tutte le domande presentate dai Comuni sul Fondo regionale, augurandoci che lo Stato riprenda quanto prima a finanziare le graduatorie nazionali. Noi abbiamo scelto tra gli obiettivi finanziabili dall’assestamento questa priorità. E’ il compito più proprio degli enti regionali – conclude Gualmini – , stare dalla parte dei cittadini, sempre e comunque”.
Il Fondo regionale per l’abbattimento delle barriere architettoniche è stato istituito dalla Regione Emilia-Romagna tramite legge (la 24 del 2001), proprio a fronte del mancato rifinanziamento del Fondo nazionale, previsto dalla legge 13/1989, e con l’obiettivo di dare risposta alle numerose domande per l’eliminazione e l’abbattimento delle barriere architettoniche negli edifici privati. Le domande di contributo raccolte dai Comuni sono state 468, per un fabbisogno di poco superiore ai 2 milioni di euro che l’ulteriore stanziamento approvato in Giunta consente di coprire. Nell’ambito delle graduatorie si formano due categorie di invalidità, “totali” e “parziali”, e le domande vengono collocate in ordine crescente del valore ISEE del nucleo famigliare di appartenenza dell’invalido che richiede il contributo.

sostieni periscopio

Sostieni periscopio!

Tutti i tag di questo articolo:

REGIONE EMILIA-ROMAGNA



Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE
di Piermaria Romani