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Bargi (Lega E-R): “Fase 2, ambulanti dimenticati: la regione cosa aspetta a fissare una data per la riapertura dei mercati?”

Da: Ufficio Stampa Lega

“Ambulanti dimenticati da Regione e Governo: sulle loro sorti, ad oggi, nessuno ha proferito parola. Eppure il procrastinare della riapertura dei mercati ambulanti sta mettendo in seria difficoltà economica le imprese del settore del commercio su area pubblica, con una possibile ricaduta negativa sulla tenuta sociale del paese. Pertanto, la Regione fissi quanto prima una data certa per la riapertura di tutte le attività del commercio ambulante in Emilia Romagna, affinché gli operatori siano in grado di organizzarsi e trovarsi pronti nel momento della ripartenza”.

E’ quanto chiede il consigliere regionale della Lega, Stefano Bargi, in un’interrogazione nella quale ricorda: “Alcuni Comuni della Regione hanno riaperto i mercati cittadini agli operatori del commercio su aree pubbliche del settore alimentare (nel modenese a Vignola, Modena, Mirandola e a Faenza) con misure di sicurezza ed igiene prestabilite e ingressi regolamentati da barriere di recinzione e addetti alla sorveglianza. Alcune Amministrazioni Comunali della provincia di Modena a Formigine, Mirandola e Marano sul Panaro hanno successivamente confermato lo svolgimento dei mercati settimanali di sabato 2 maggio, aprendo solo i banchi alimentari con il rispetto della normativa vigente. Tuttavia non si hanno invece avuto più notizie sulla possibile riapertura di tutte le attività connesse al commercio ambulante non alimentare”.

“Il continuare a differire la riapertura dei mercati ambulanti sta mettendo in ginocchio le imprese del settore del commercio su area pubblica, pertanto, è il caso che la Regione porti questa problematica all’attenzione del governo centrale” conclude Bargi.

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PAESE REALE
di Piermaria Romani

Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
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