È solo l’ultima delle sue geniali trovate, di cui pare essere un’interminabile fucina.
Quella rappresentata nella foto è una scultura che forse qualcuno riuscirà ad aggiudicarsi per il prezzo davvero ridicolo di due sterline. E dico ridicolo perché l’autore della scultura e dell’idea, di ben altre quotazioni, è il celebre artista Banksy, che ha messo in vendita l’opera sul suo profilo Instagram, ad una precisa condizione: che ne venga indovinato il peso esatto. La scultura peraltro proviene da una precedente e altrettanto stravagante idea del famoso writer: il parco di disorientamento Dismaland, dove una delle “attrazioni” era costituita da un laghetto dove poter guidare uno dei tre barconi di migranti riprodotti in modo altamente realistico.
Banksy, nome di un artista la cui identità non è nota, non è solo un writer, ma un grande comunicatore e ideatore di opere d’arte capaci di trasformarsi in veri e propri eventi: un esempio su tutti il quadro che si è parzialmente autodistrutto non appena il battitore l’ha aggiudicato durante un’asta.
È innegabile la capacità di Banksy di attirare l’attenzione sulle sue creazioni con delle trovate che non devono però mettere in ombra ciò che rende davvero uniche le sue opere, ovvero i potenti messaggi che queste veicolano, contro il capitalismo, le guerre, le disuguaglianze, e tutte le ingiustizie che affliggono il nostro mondo.
Messaggi amplificati dalla capacità di comunicare con l’immediatezza di immagini tanto semplici quanto originali e inusuali per gli accostamenti, e dalla fruibilità dell’offerta al pubblico negli spazi della quotidianità.