Banca di strozzini, banca di assassini
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da: No Salva Banche
“Banca di strozzini, banca di assassini” così riportava lo striscione esposto questa mattina davanti l’Agenzia 1 di nuova Carife di Ferrara. Il partecipato presidio era stato convocato per richiedere l’azzeramento del tasso di interesse sul prestito che Giosuè Arnone, grazie alla pressione delle nostre passate iniziative, era riuscito ad ottenere. La banca però aveva stabilito condizioni di credito da strozzini:l’ 8,5% su 2500 euro ad un pensionato espropriato di tutti i suoi risparmi e in gravi difficoltà economiche. Condizioni che Giovanni Capitanio, ad di nuova Carife, non ha esitato a definire vantaggiose. Dimenticandosi però di specificare per chi: per la sua banca sicuramente non certo per Giosuè costretto a subire l’ennesima presa per i fondelli. C’è di più, perché il prestito era stato concesso sulla base di un programma di credito “agevolato” rivolto a clienti in difficoltà economiche. Ecco cos’è una banca: un’agenzia che specula sulle nostre vite, amministrata da funzionari senza scrupoli. Oggi però abbiamo dimostrato che se lottiamo insieme il rapporto con la banca si ribalta a nostro favore, che riusciamo ad imporre condizioni migliori di quelle che invece da soli subiremmo. Oggi con il nostro presidio abbiamo strappato una riduzione di due punti e mezzo percentuali (dall’8,5% al 6%) non solo sul tasso di interesse richiesto a Giosuè ma per tutti i clienti che potranno usufruire dello stesso programma di credito. Per noi è un risultato importante ma parziale. Il 6% è un tasso ancora molto alto e tuttavia dimostra ancora una volta che solo la lotta paga. Vigileremo sull’operato del direttore dell’Agenzia 1, Enrico Campagnoli e del suo collega Gabriele Arioli, perché non abbiamo nessuna fiducia. Torneremo con più forza per ottenere l’azzeramento. Noi continueremo a lottare perché è l’unico modo per ottenere condizioni di vita migliori. No salvabanche

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Riceviamo e pubblichiamo
Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)
PAESE REALE
di Piermaria Romani