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Azioni congiunte come nelle Marche e nel Riminese

Articolo pubblicato il 31 Maggio 2017, Scritto da Riceviamo e pubblichiamo

Tempo di lettura: 2 minuti


Da Lega Nord

Comacchio(Ferrara), 31-05-’17.
«Blitz nelle case degli abusivi, dove spesso bengalesi e africani vivono stipati in condizioni igienico-sanitarie che, definire precarie, è poco.» E’ questa una delle soluzioni suggerite dalla candidata a sindaco del centro-destra, Maura Tomasi, supportata dal capogruppo regionale della Lega Nord, Alan Fabbri. Convinti che soltanto da un’azione sinergica e dall’esportazione di buone pratiche possano sortire risultati. «Da tempo proponiamo controlli a tappeto da parte degli agenti della polizia municipale, ed anche il pieno sostegno ad iniziative private (come i “vigilantes”; ndr) finanziate dai commercianti, per le quali ci potrebbe essere anche un contributo economico del Comune – spiega Maura Tomasi – ma ci sono anche mezzi più articolati, per contrastare anche chi sfugge ai controlli.» Il fuggi, fuggi di abusivi nelle spiagge, alla vista delle uniformi degli agenti, si può risolvere anche in altro modo: «In altre zone del Paese – illustra Alan Fabbri – abbiamo visto muoversi all’unisono e senza preavvisi agenti della polizia municipale, carabinieri e ispettori sanitari dell’Ausl. Perché – continua – di solito questi abusivi vivono stipati in stamberghe prive delle condizioni minime igienico-sanitarie.» Per fare un esempio, soltanto nello scorso anno, nel Riminese, si sono effettuati 67 controlli in abitazioni, con 8 proprietari denunciati (che ospitavano irregolari ammassati come animali; ndr) e 205 sanzioni comminate per sovraffollamento. «Il giro di vite – concludono Tomasi e Fabbri – deve agire su tutti i fronti, dalle spiagge ai mercati, fino alle abitazioni, punendo anche chi favorisce indirettamente il traffico di merci contraffatte, danneggiando gli operatori onesti comacchiesi.»

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Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE
di Piermaria Romani