Avviata la sfida per l’intesa sul Parco Unico con i primi incontri rivolti a tutti gli stakeholders
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Il tema di una governance unitaria, intorno alla quale tessere i processi di crescita e di valorizzazione del Parco Unico del Delta del Po è centrale negli incontri avviati oggi a Comacchio, nella sede dell’Ente di gestione per i Parchi e le biodiversità – Delta del Po.
Il Presidente del Parco Marco Fabbri (Sindaco di Comacchio), il Vice Presidente della Comunità dei Sindaci, Marco Venturi (Sindaco di Alfonsine), Mara Roncuzzi, in rappresentanza del Comune di Ravenna e la Consigliera Regionale, con Delega Mab Unesco, Marcella Zappaterra, hanno incontrato durante la giornata odierna: Associazioni ambientaliste, parti sociali, associazioni venatorie e associazioni economiche e sindacati.
“E’ un percorso appena avviato, che coinvolge in primis le regioni Emilia Romagna e Veneto e tutte le istituzioni territoriali interessate dall’iter di unificazione dei due parchi – sottolinea il Presidente del Parco del Delta del Po Marco Fabbri – e quello di oggi ha costituito un momento importante di confronto, che ha tracciato il solco da seguire per tutti i traguardi futuri.”
La consigliera regionale, con delega Mab Unesco, Marcella Zappaterra, conferma che “oggi è partita la sfida per l’intesa sul Parco Unico del Delta del Po. Dopo l’approvazione dell’emendamento alla Legge di stabilità, come avevamo promesso, abbiamo avviato il confronto con tutti gli stakeholders per costruire un percorso largamente partecipato. L’obiettivo è quello di arrivare a contenuti dell’intesa largamente condivisi. Abbiamo fissato tempi stretti per completare questa fase di ascolto – aggiunge la consigliera regionale -tenuto conto che, dopo aver raccolto le osservazioni degli stakeholders emiliano-romagnoli, andremo a confronto con quelli del Veneto e dopo l’intesa condivisa dalle Regioni e dal Ministero, seguiranno gli iter legislativi di ogni singola Regione. Si deve fare in fretta, – conclude Marcella Zappaterra – se vogliamo chiudere tutta la procedura, prima della prossime elezioni regionali, in modo da evitare sorprese sulle volontà espresse sinora.”

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COMUNE DI COMACCHIO
Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)
PAESE REALE
di Piermaria Romani