Automobilisti emiliani vittime di incidenti sulla A14: salvi per miracolo, ma pesanti danni alle auto.
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Viaggiano sulla a14 e si scontrano entrambi con uno… pneumatico: due automobilisti emiliani “miracolati”, ma vetture danneggiate.
I due inquietanti incidenti sono avvenuti a un mese di distanza sulla stessa tratta: Studio3A, che assiste i due malcapitati, ha chiesto i danni al gestore.
Entrambi emiliani e, sopratutto, entrambi in transito sull’A14 e accomunati dalla stessa disavventura, a poco più di un mese di distanza l’una dall’altro: un incidente con uno… pneumatico seminato e rimasto inopinatamente in mezzo alla carreggiata. Sarà per pura coincidenza, sta di fatto che l’inconsueto e inquietante sinistro verificatosi nella stessa tratta autostradale avrebbe potuto causare conseguenze ben peggiori dei comunque pesanti danni materiali prodotti ai due automobilisti che hanno vissuto la brutta esperienza e che peraltrosono “utenti abituali”, muniti tutti e due di telepass.
Il 21 gennaio, alle 9.15 del mattino, inaugura la “serie” una cinquantaquattrenne di Cento, in provincia di Ferrara. La donna, entrata al casello di Bologna Interporto, sta percorrendo con la sua Audi A1 l’Autostrada Adriatica in direzione di Riccione, dove poi uscirà, e si trova nella corsia centrale, all’altezza di Forlì: il traffico è intenso, procede (per fortuna) a soli 80 km/h. All’improvviso si trova davanti, in mezzo alla sua carreggiata, una strana sagoma: è il copertone di un camion. Impossibile frenare o cambiare corsia, la vettura è circondata da altri veicoli, inevitabile l’impatto con lo pneumatico: l’automobilista riesce miracolosamente a tenere la sua macchina in strada, evitando pericolose sbandate, e si salva, ma, appena può accostare, nota subito che il danno al paraurti anteriore è notevole. La signora avvisa subito del fatto Autostrade per l’Italia, anche per segnalare il pericolo che possono correre altri automobilisti. E che infatti si materializza ancora.
Stavolta, il 26 febbraio, tocca a un quarantacinquenne di Bagnocavallo, in provincia diRavenna, e con conseguenze ancora peggiori, perché qui il sinistro accade di notte. L’automobilista sta rientrando a casa dalla provincia di Varese, dove lavora, e viaggia con la sua Bmw Serie 1 nel tratto dell’A14 compreso tra Castel San Pietro e la diramazione per Ravenna,dove deve uscire, quando sente all’improvviso un botto sulla vettura e un violento scossone: provvidenzialmente, il malcapitato sta procedendo nel rispetto dei limiti di velocità, con un’andatura entro i 130 km/h, e con sangue freddo mantiene il controllo della macchina, che sbanda inevitabilmente in seguito all’ostacolo centrato in pieno a quella velocità.
L’uomo si ferma quindi in corsia di emergenza per riprendersi dallo spavento e per verificare cosa sia successo ed è allora che si rende conto di aver impattato con il muso della sua Bmw – anche lui – contro un grosso pezzo di pneumatico che si trova sul manto autostradale e che, a quell’ora di notte, è difficilmente percepibile e distinguibile dal resto della strada: anche qui con ogni probabilità la gomma persa da qualche mezzo pesante. Pure lui tira un sospiro di sollievo per avere salvato la “pelle”, ma dopo arriva il momento amaro, quello della constatazione dei danni al veicolo, ancora più ingenti rispetto al caso precedente: il davanti della vettura è praticamente sfasciato e sistemare tutto in carrozzeria costerà caro.
Entrambi gli automobilisti, tramite la consulente legale dott.ssa Sara Donati, si sono quindi rivolti a Studio3A-Valore S.p.A., società specializzata a livello nazionale nel risarcimento danni e nella tutela dei diritti dei cittadini, che i danni li ha già chiesti ad Autostrade per l’Italia, essendo ampiamente assodato, anche da sentenze della Cassazione su precedenti analoghi, che l’Ente gestore è responsabile dell’incidente provocato da uno pneumatico presente nella tratta di sua competenza, indipendentemente da chi lo abbia perduto, e come tale è tenuto a risarcire gli utenti della (auto)strada coinvolti. E’ suo obbligo infatti quello di mantenere sempre condizioni di sicurezza le tratte gestite: prerogativa che mal si concilia con la presenza di ostacoli vari e insidiosissimi sulla carreggiata. E anche con il ripetersi di questi sinistri.

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REGIONE EMILIA-ROMAGNA
Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)
PAESE REALE
di Piermaria Romani