Attività produttive. Dall’Emilia-Romagna otto imprese super innovative partono per la Silicon Valley
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Bologna – C’è chi realizza droni a uso professionale e chi produce ozono per l’agricoltura e la medicina. Ma anche produttori di sistemi per il controllo a distanza di impianti o per la marcatura e codifica nel packaging, nonché soluzioni tecnologiche per il trasferimento automatico delle informazioni tra macchine senza l’intervento umano o super stampanti. Sono alcuni dei settori produttivi in cui operano otto piccole e medie imprese, tecnologiche e innovative, dell’Emilia-Romagna che partiranno, lunedì 16 ottobre, alla volta della Silicon Valley. Il modello è quello già rodato dalla Regione, col supporto di Aster, con le due edizioni nel 2015 e 2016, in cui le startup emiliano-romagnole erano state inviate oltre oceano.
Negli Stati Uniti andranno Pmi della provincia di Ravenna (3 imprese), di Modena (2 imprese), di Bologna, Ferrara e di Piacenza. Le otto aziende, selezionate grazie al bando “Business match program in Silicon Valley”, staranno in California fino al 20 ottobre, per partecipare a un programma intensivo che include formazione, incontri con investitori, incontri b2b e presentazioni a venture capitalist e investitori corporate, ma anche con l’opportunità di incontrare possibili partners o buyers.
Nel dettaglio le imprese selezionate sono: Met di San Lazzaro di Savena (Bo) che si occupa di apparecchiature generatrici di ozono per applicazione nel settore agroalimentare e medicale; Italdron di Ravenna che produce droni professionali; Xeo4 di Piacenza che opera nel campo della comunication M2M (machine to machine) e realizza soluzioni per il telecontrollo e monitoraggio di impianti remoti; Innetec di Ravenna impegnata nella gestione stampa, scansione e monitoraggio dei flussi documentali; Glassup di Modena impegnata nella realtà aumentata e smart glass; Complanet di Ravenna che opera nel campo della comunication M2M (Machine to machine) tra smart object e sensori; Topjet di Fiorano Modenese (Mo) attiva nelle soluzioni industriali di marcatura e codifica; weAR di Ferrara che si occupa di realtà aumentata e di soluzioni di location intelligence.
“A oggi sono 43 le startup emiliano-romagnole che hanno potuto confrontarsi e formarsi in California. Forti di questa esperienza positiva abbiamo deciso di ampliare le opportunità in Silicon Valley anche alle piccole e medie imprese del nostro territorio. Questo- ha detto l’assessore regionale alle Attività produttive, Palma Costi- per offrire la possibilità di diventare più competitivi e attrarre forme di collaborazione commerciale, produttive e di ricerca a livello internazionale. La Silicon Valley è il centro nevralgico dell’ecosistema mondiale di startup e innovazione dove si concentrano risorse per investimenti, ricerca, partner strategici e contatti commerciali globali”.
La Regione, a partire dal 2015, ha avviato attività di internazionalizzazione del sistema produttivo, formativo e innovativo attraverso un’attività diretta in assenza di presidi nazionali, affidando ad Aster la gestione di tutti i progetti concentrati prevalentemente sulle startup hi-tech e sugli incubatori. Quest’anno ha previsto di ampliare le attività per coinvolgere via via tutto il sistema innovativo regionale, a partire dalle imprese maggiormente innovative col programma “Business match per Pmi in Silicon Valley”, con l’obiettivo di creare per le Pmi opportunità di affari preparandole alla globalizzazione ma anche contribuire a diffondere il modello del Silicon Valley mindset in Emilia-Romagna.
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