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Attenzione lecchini, stasera al Teatro De Michelis di Copparo c’è Marco Travaglio con “Slurp”

Tempo di lettura: 3 minuti

“È un Grande Inquisitore, da far impallidire Vyšinskij, il bieco strumento delle purghe di Stalin. Non uccide nessuno. Col coltello. Usa un’arma molto più raffinata e non perseguibile penalmente: l’archivio. Immaginate il dossier che un simile segugio può aver compilato su Berlusconi, che a pranzo ha completamente dimenticato ciò che ha detto a colazione.” (Indro Montanelli, Prefazione a “Il pollaio delle libertà. Detti, disdetti e contraddetti”, di Marco Travaglio, Vallecchi Editore, 1995)

travaglio
Marco Travaglio è un giornalista, scrittore e saggista italiano, direttore de Il Fatto Quotidiano.

Questa sera, sabato 6 febbraio alle ore 21, Marco Travaglio approda al Teatro Comunale De Micheli con il suo nuovo spettacolo “Slurp. Lecchini, cortigiani & penne alla bava al servizio dei potenti che ci hanno rovinati”, in scena Marco Travaglio e Giorgia Salari, per la regia di Valerio Binasco.
Nel suo nuovo recital teatrale, tutto da ridere per non piangere, Marco Travaglio racconta come i giornalisti, gli intellettuali e gli opinionisti più servili del mondo hanno beatificato, osannato, magnificato, propagandato e smarchettato la peggior classe dirigente del mondo, issando sul piedistallo politici incapaci di ogni colore, ma(g)nager voraci, (im)prenditori falliti che hanno quasi distrutto l’Italia e stanno completando l’opera. Cronache da Istituto Luce, commenti da Minculpop, ritratti da vite dei santi, tg e programmi di regime hanno cloroformizzato l’opinione pubblica per portare consensi e voti a un regime castale e molto spesso criminale che in un altro Paese sarebbe stato spazzato via in pochi mesi, e che invece in Italia gode dell’elisir di vita eterna. Un recital terapeutico, un’arma di autodifesa, un antidoto satirico che ci aiuta a guarire – ridendo – dai virus del conformismo, della piaggeria, della creduloneria, dell’autolesionismo e della sindrome di Stoccolma che porta noi italiani a innamorarci immancabilmente del Nemico. Che ci rovina e ci rapina col sorriso sulle labbra, mentre noi teniamo la testa ben affondata nella sabbia.

Dal comunicato stampa.

Scheda sul teatro di Marco Travaglio
Nel 2009 e 2010 si è esibito in numerosi teatri italiani con lo spettacolo teatrale “Promemoria – Quindici anni di storia d’Italia”, un monologo del quale è stato autore e protagonista.
Dall’aprile 2011 è stato in scena con il suo spettacolo “Anestesia totale”, di cui è autore e protagonista, insieme all’attrice Isabella Ferrari. Ambientato in una Italia post Berlusconi venivano prospettate le conseguenze dei decenni appena trascorsi di progressivo sfascio dell’informazione.
Da gennaio 2013, ancora insieme a Isabella Ferrari, Travaglio va in scena nei teatri italiani con il suo spettacolo “È Stato la Mafia”, incentrato sulle vicende della trattativa che coinvolse corleonesi e uomini dello Stato.
Nel 2015 organizza il nuovo spettacolo teatrale “Slurp – Lecchini, Cortigiani & Penne alla Bava. La stampa al servizio dei potenti che ci hanno rovinati”, con la partecipazione di Giorgia Salari per la regia di Valerio Binasco.

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Sara Cambioli

È tecnico d’editoria. Laureata in Storia contemporanea all’Università di Bologna, dal 2002 al 2010 ha lavorato presso i Servizi educativi del Comune di Ferrara come documentalista e supporto editoriale, ha ideato e implementato siti di varia natura, redige manuali tecnici.


PAESE REALE
di Piermaria Romani

Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)