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Assembramenti, Peruffo: “Al di là delle restrizioni serve coscienza civica”

Articolo pubblicato il 16 Dicembre 2020, Scritto da COMUNE DI FERRARA

Tempo di lettura: 2 minuti


Da: Paola Peruffo, Capogruppo Forza Italia

Si parla molto in questi giorni del tema dell’affollamento del centro città per lo shopping natalizio e le passeggiate tra vie, piazze e vetrine addobbate, con conseguente intervento del Prefetto per limitare gli assembramenti.
Da un lato le aperture sono indispensabili per dare ossigeno a molte attività e, parallelamente a questo, serpeggia un malcontento sempre più diffuso riguardante i provvedimenti stringenti che stanno per essere adottati in vista delle Festività.
Personalemnte ritengo che il Governo abbia palesato molte carenze in merito alla gestione della pandemia, in particolare sulla diffusione deficitaria dei vaccini antinfluenzali, sull’organizzazione dei trasporti dopo la prima ondata, per il ritardo sui bandi tesi a rafforzare il personale sanitario e le relative strutture, fino all’organizzazione ancora molto precaria dei vaccini anticovid.

La mia riflessione, però, intende andare oltre. Al di là dei provvedimenti in atto e quelli che verranno presi a breve, sforziamoci di tenere presente che a fare la differenza sono le nostre coscienze e le responsabilità che ci prendiamo a livello individuale.
Parlo concretamente: evitare gli assembramenti, al di là delle mere limitazioni forzate e delle sanzioni, è un qualcosa che dobbiamo rispettare per noi stessi, per non mettere a rischio, nell’ordine: la nostra salute, quella dei nostri cari (specie se anziani), oltre che per senso di solidarietà con il Servizio Sanitario.
Per quanto scontato, occorre ricordare che occupando risorse significative nella cura di patologie prevenibili (e il Covid in buona parte lo è, specie per chi non è impegnato in prima linea) fa mancare sostegno, mezzi e personale per fronteggiare malattie che non lo sono assolutamente come tumori e tante altre patologie gravi.
Dal punto di vista civico la salute non è solo un diritto, ma è anche nostro dovere morale mantenerla al meglio.

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Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE
di Piermaria Romani