Arcigay Ferrara celebra il TDoR
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Da: Ufficio Stampa Arcigay Ferrara
Arcigay Ferrara, per il quarto anno consecutivo, mercoledì 20 novembre celebra il TDoR (Transgender Day of Remambrance), la giornata che dal 1999 commemora tutte le persone uccise nel corso dell’anno, perché transgender.
Grazie all’impegno e alla volontà di TransFer, il gruppo di persone trans nato all’interno del comitato di Arcigay Ferrara agli inizia del 2017, quest’anno Ripagrande12-Lgbti Center ospiterà la poetessa romana Giovanna Cristina Vivinetto, di recente salita alle cronache per un brutto atto di discriminazione sul lavoro, che ha subito da parte di un istituto scolastico paritario della capitale. La notizia è stata al centro di note trasmissioni televisive proprio per la sua gravità, ovvero un licenziamento improvviso dal suo ruolo di insegnante, maldestramente motivato sulla base della metodologia didattica, dopo poco più di una settimana di lavoro.
Giovanna Vivinetto, poetessa e insegnante, a Ferrara ci parlerà della sua antologia di poesie Dolore Minimo (Ed. Interlinea) vincitore del Premio Viareggio come Opera Prima, la cui prefazione è firmata da Dacia Maraini. L’antologia è una delle primissime opere letterarie italiane a porre la questione trans come tema portante, raccontata con un’incisività e una potenza poetica autentica, che infrange un muro di silenzio rimasto intatto troppo a lungo.
Arcigay Ferrara con il gruppo TransFer ha scelto anche quest’anno, di ricordare tutte le vite perdute ogni anno per colpa dell’odio transfobico, attraverso il linguaggio dell’arte, in un percorso che è iniziato con il suono, la danza, la dimensione visiva per arrivare alla potenza della parola che si fa poesia di Giovanna Cristina Vivinetto
L’appuntamento è mercoledì 20 Novembre alle ore 18 in via Ripagrande 12 a Ferrara. A seguire verrà offerto un buffet e sarà possibile acquistare il libro e dialogare con l’autrice.
Per info fb Arcigay Ferrara, sito www.arcigay.it. arcigayferrara@gmail.com.

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Riceviamo e pubblichiamo
Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)
PAESE REALE
di Piermaria Romani