Ennio Flaiano è morto quasi 50 anni fa. All’Italia di oggi mancano i suoi aforismi, le sue note a margine, i suoi fulmini, le sue battute urticanti sull’Italia e gli italiani. Per fortuna, in un mondo in forsennato cambiamento, le sue frasi non sono invecchiate per niente, sembrano una pagnotta appena sfornata. Ad esempio. “La situazione in Italia è grave ma non è seria”: trovate un modo migliore per descrivere la scena politica dell’ultimo decennio?
Oggi come ieri. O peggio. Peccato che il SuperBanchiere & SuperPresidentedelConsiglio non abbia istituito un bel Ministero per La Semplificazione Nazionale, ma sono sicuro che anche lui si cimenterà nell’impresa. Ricordo con precisione che tutti i governi, da trent’anni a questa parte, hanno promesso solennemente di smontare il corpaccione della burocrazia per renderla digeribile ai cittadini elettori. Fallendo miseramente: nonostante l’informatica, la telematica, la banda larga che dovevano semplificarci la vita.
Per rimanere nel piccolo, io ho un gran problema con le password. Le ho contate, attualmente ne ho in uso 27 o 28. Ogni ente, ogni servizio, ogni ufficio te ne chiede una. E se è troppo corta o troppo semplice, il sistema protesta: “protezione debole”. Quella ideale sarebbe una stringa di 16 caratteri mischiati a caso. E ogni mese ti arrivano messaggi minatori per sostituire la vecchia password con una nuova. Ti sconsigliano vivamente di salvarle sul pc. Te ne sei dimenticato? Ok, ricomincia da capo: scegli la domanda segreta: Il tuo animale preferito, il cognome di tua nonna, il tuo nemico del cuore…
Abbiamo una Carta d’Identità, con un numero, sempre quello per tutta la vita. Non potremmo sceglierci una parola, una sola, ma che serve per tutto? Una parola segreta, da non rivelare a nessuno, neppure al nostro grande amore. Una specie di mantra, una formula magica, un Apriti Sesamo per aprire tutte le porte.
“Vivere è diventato un esercizio burocratico.”
Ennio Flaiano
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