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da: ufficio stampa giunta regionale Emilia-Romagna

Risorse per la sanità, l’ambiente, le zone colpite dal sisma e dall’alluvione, per la cultura e il turismo. Bonaccini: “La direzione e le scelte sono chiare: una Regione sempre più sobria, semplice, che investe sul lavoro, garantisce la difesa dei più deboli e crea opportunità, con investimenti in sanità e welfare, nel territorio e nella ricerca e innovazione e faccia della lotta all’illegalità la propria bandiera”. Petitti: “La legge di assestamento rafforza i progetti strategici della Regione e dà risposte concrete ai bisogni dei cittadini e delle imprese”

Approvato in Assemblea legislativa l’assestamento al bilancio 2015 della Regione Emilia-Romagna, che prevede 52 milioni di euro di risorse autonome regionali destinate alla spesa corrente e agli investimenti.
“Abbiamo indicato una direzione di marcia chiara e fatto scelte precise”, ha detto il presidente della Regione Stefano Bonaccini nel suo intervento in Aula. “Vogliamo una Regione sempre più sobria, semplice, che investe sul lavoro e l’impresa e spinge per una svolta del Paese e dell’Europa per tornare a crescere, recuperare posti di lavoro, garantire la difesa dei più deboli e creare opportunità contro la povertà, con investimenti in sanità e welfare, nel territorio e nella ricerca e innovazione e faccia della lotta all’illegalità la propria bandiera”.
“Pur in un momento di particolare complessità gestionale – ha sottolineato l’assessore regionale al Bilancio Emma Petitti – abbiamo approvato una legge di assestamento che contribuisce alla realizzazione dei progetti strategici della Regione. In particolare si dà una risposta concreta alle esigenze del sistema socio-sanitario con oltre 30 milioni di finanziamenti aggiuntivi per garantire sia prestazioni ulteriori rispetto ai livelli essenziali delle prestazioni sanitarie sia nuovi investimenti nelle strutture sanitarie”.
Per quanto riguarda la spesa corrente, sono finanziati interventi in sanità e per migliorare la vita dei cittadini e delle categorie più deboli: 10 milioni di euro serviranno per prestazioni aggiuntive rispetto ai Livelli essenziali di assistenza (Lea) e abbattere ulteriormente le liste di attesa per le visite specialistiche; 1 milione per l’eliminazione delle barriere architettoniche; 430 mila euro per le agevolazioni tariffarie agli abbonamenti per il trasporto pubblico per anziani, disabili e inabili e 200 mila euro per interventi per l’emergenza abitativa.
Un milione e 780 mila euro sono poi destinati alla promozione di attività culturali e ai giovani e 1 milione sosterrà il turismo regionale (con finanziamenti all’attività di promozione di Apt e agli impianti di risalita). Infine, il tema della legalità: risorse ulteriori pari a 480 mila euro consentiranno lo svolgimento a Bologna del processo Aemilia.
Per quanto riguarda le spese in conto capitale, cioè gli investimenti, l’assestamento prevede 20 milioni di euro per l’acquisto di impianti e attrezzature mediche, tecnologie, avviare ristrutturazioni in sanità, mentre per la mobilità sostenibile e l’acquisto di nuovo materiale rotabile sono destinati 5,1 milioni di euro.
Anche l’ambiente è al centro della manovra: nelle aree colpite dal sisma, 7 milioni di euro saranno destinati ad opere pubbliche non finanziabili con le risorse del commissario alla ricostruzione e serviranno a riqualificare i centri storici (strade, piazze e così via). Con la manovra, inoltre, si costituisce il fondo di garanzia straordinario per le attività produttive danneggiate dall’alluvione di Parma e Piacenza (complessivamente di 1 milione di cui 800 mila con nuove risorse assegnate con l’assestamento) e si trasferisce, poi, all’Agenzia di protezione civile il contributo di 11,3 milioni di euro, provenienti dal Fondo di solidarietà dell’Unione europea per le calamità da inondazioni.
Infine sono stati finanziati interventi per il sostegno di progetti di ricerca e innovazione delle imprese (legge 14 dell’attrattività) per gli esercizi 2016 e 2017 complessivamente per oltre 12 milioni di euro mentre 3 milioni sono finalizzati alla realizzazione del Polo tecnologico di Bologna.

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REGIONE EMILIA-ROMAGNA



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