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Approvato dall’Assemblea legislativa il Programma regionale che sostiene la partecipazione dei cittadini alle scelte di politica pubblica

Articolo pubblicato il 7 Luglio 2015, Scritto da REGIONE EMILIA-ROMAGNA

Tempo di lettura: 2 minuti


da: ufficio stampa giunta regionale Emilia-Romagna

L’assessore Petitti: “Per noi la partecipazione è un diritto di cittadinanza”

Sono 53 i processi partecipativi finanziati dalla Regione nell’ultimo triennio e molti altri sono stati avviati sul territorio pur non essendo sostenuti dai contributi regionali ma stimolati dalla legge regionale 3 del 2010, per un totale di 178 nel periodo 2012-2014. Se ne è parlato nella seduta odierna dell’Assemblea legislativa, dove si è discusso e approvato il Programma di iniziative a sostegno della partecipazione dei cittadini alle scelte di politica pubblica.
Il documento approvato, che costituisce la base per la formulazione delle iniziative regionali per il 2015, è presentato annualmente dalla Giunta regionale all’Assemblea legislativa e contiene l’esito del monitoraggio sulle esperienze partecipative svoltesi nell’ultimo anno in Emilia-Romagna e una analisi in serie storica del fenomeno.
“Per noi la partecipazione è un diritto di cittadinanza e rappresenta la dimensione più matura della cittadinanza attiva – ha spiegato in aula l’assessore regionale al Riordino territoriale e Pari opportunità Emma Petitti – Proprio a partire da questa consapevolezza la Regione nel 2010 ha approvato la legge regionale 3/2010, che consente non soltanto alle amministrazioni pubbliche titolari delle decisioni, ma anche a gruppi di cittadini organizzati, di promuovere e stimolare un dialogo strutturato e aperto.
E’ importante sottolineare questa specificità della nostra legge. Non è una legge vetrina e lo dimostrano i numeri”.
Gli ambiti di politica pubblica rispetto ai quali si registra un più intenso approccio partecipativo sono quelli riferiti allo sviluppo del territorio e al welfare, ma non mancano quelli dedicati alle politiche ambientali e istituzionali. Anche la Giunta regionale ha avviato processi di partecipazione: sono in totale 18 quelli avviati dal 2012 ad oggi e per il 2015 ne ha in programma altri 4.
“Continueremo a sostenere queste esperienze attraverso la predisposizione di bandi annuali per l’erogazione di contributi – ha concluso l’assessore Petitti – La Giunta approverà entro luglio il bando 2015”

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Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
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PAESE REALE
di Piermaria Romani