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Ferrara film corto festival

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Da: Ufficio Stampa
BONDENO (FERRARA), 04-06-2019.
«Nell’immediato, ospiteranno il centro diurno “Airone”, per tutto il periodo che sarà necessario al completamento di Casa Bottazzi, ma in futuro troveranno una destinazione d’uso utile alla comunità». E’ questa l’idea che l’Amministrazione comunale ha delle ex scuole primarie di Ospitale. Un plesso che verrà riqualificato con una serie di interventi, che sono stati approvati nella riunione di giunta di giovedì scorso. «Coop Serena – dicono il sindaco Fabio Bergamini e l’assessore alle Politiche sociali, Cristina Coletti – intende occuparsi a proprie spese degli interventi necessari alla riqualificazione della ex scuola, che serviranno per eliminare eventuali barriere architettoniche e ad adeguare i locali per la prossima presenza di un centro diurno al loro interno. I genitori, assieme alla direttrice del centro Airone, Angela Dianati, ed alla vicepresidente della cooperativa, Chiara Bertolasi, sono stati accolti in municipio alcune settimane fa, proprio allo scopo di preparare l’arrivo ad Ospitale del centro diurno. Non appena le ex scuole saranno completate». Il costo stimato per il miglioramento del plesso ex scolastico è di 31mila e 171 euro. Coop Serena ha richiesto al Comune l’autorizzazione a compiere gli interventi migliorativi, ed a tal proposito ha conferito allo studio Planning & Building di Altedo (in provincia di Bologna) l’incarico per il progetto esecutivo. «Le opere di manutenzione interne alle ex scuole – dice l’assessore ai lavori pubblici, Marco Vincenzi – riguarderanno il pian terreno, i bagni da attrezzare per i diversamente abili, l’adeguamento degli spogliatoi al primo piano e, più in generale, alcuni lavori indirizzati alla rifunzionalizzazione della struttura. La quale, anche nel momento in cui il centro Airone tornerà all’interno di Casa Bottazzi, potrà essere utilizzata per le attività della comunità locale». A settembre, inoltre, dovrebbe partire anche il cantiere di Casa “Giovanni Bottazzi”, il cui progetto definitivo-esecutivo è stato approvato lo scorso gennaio. In questo edificio storico di proprietà del Comune, si interverrà con le risorse derivanti dai cosiddetti “Contratti di Quartiere”: si tratta di complessivi 954mila e 500 euro. «I quali – concludono il sindaco Bergamini e l’assessore Coletti – saranno impiegati per il completamento del centro diurno del pian terreno, con il condizionamento dei locali, e per la realizzazione di cinque alloggi destinati al progetto del “Dopo di noi”, al primo piano. In modo da offrire un’opportunità per persone diversamente abili, inserite in percorsi che intendono arrivare ad una parziale autosufficienza».

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE
di Piermaria Romani


Chi volesse chiedere informazioni sul nuovo progetto editoriale, può scrivere a: direttore@periscopionline.it