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Da: Ufficio Stampa Gruppo Partito Democratico

Prima legge della nuova legislatura. Il primo provvedimento omnibus per contrastare, con iniezione di liquidità alle aziende, il rischio di crisi economica e sociale in seguito all’emergenza coronavirus ha avuto l’ok dell’Aula, riaperta alla presenza di una parte dei consiglieri, ovviamente opportunamente distanziati. Segnali di ripartenza.
‘Misure per la ripresa dell’attività economica e sociale’, è il titolo del provvedimento approvato. Si tratta di una misura d’urgenza rivolta alle attività commerciali, della ristorazione e del turismo, della Cooperazione e dell’editoria, per garantire la liquidità necessaria sia per affrontare le conseguenze della drastica riduzione dell’attività, sia per agevolare la fase di riavvio. Il progetto va a modificare leggi di settore già in essere, ma funzionali a sostenere solo l’accesso al credito per gli investimenti.

“ Un intervento – ha detto presentando in Aula il provvedimento la relatrice Palma Costi – sollecitato ed atteso dal sistema economico e sociale dell’Emilia-Romagna che potrà contare su cospicui stanziamenti già impegnati potranno essere elargite in tempi rapidi per contrastare rischio di crisi a catena. La ripartenza è un puzzle complicato in cui non bisogna disperdere nessun tassello della forza produttiva della nostra regione – ha ribadito la consigliera Costi – Il turismo, il commercio, le attività produttive minori o quelle con finalità sociale, l’informazione contribuiscono alla coesione dei nostri territori. Il lavoro e imprese hanno sempre rappresentato il nostro l’impegno prioritario, e anche questo progetto di legge ne è la prova.”

“ Questo è uno dei provvedimenti che aveva le basi giuridiche per procedere con urgenza – ha chiosato la capogruppo della compagine del Partito Democratico Marcella Zappaterra – che fa parte di un insieme di altri interventi molto corposi che la Regione ha messo in campo per il sostegno ed il rilancio di tutti i settori economici, compresi quelli a valenza sociale. E’ necessario mettere a disposizioni di queste realtà più strumenti possibili, anche diversificati, in tempi rapidi per evitare che si inneschi il rischio di crisi a catena. Solo così si ricompone il puzzle per una vera ripartenza.”

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