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Approvata la risoluzione sulla procreazione assistita

Articolo pubblicato il 10 Aprile 2018, Scritto da Riceviamo e pubblichiamo

Tempo di lettura: 2 minuti


Da Ufficio Stampa Gruppo Partito Democratico

Approvata la risoluzione sulla procreazione assistita

Bagnari e Caliandro: “portiamo l’accesso ai trattamenti fino a 46 anni”

“In Regione Emilia-Romagna si fanno passi avanti sul tema della procreazione medicalmente assistita. È stata infatti approvata la risoluzione per dare corso all’applicazione del decreto ministeriale sui nuovi livelli essenziali di assistenza, per permettere l’accesso alle tecniche di procreazione medicalmente assistita fino a 46 anni, invece che a 43 anni, superando lo stallo burocratico nazionale”. A dirlo è il consigliere regionale Mirco Bagnari, che commenta con soddisfazione l’approvazione, in Commissione Sanità, con astensione della Lega Nord, della risoluzione che lo vedeva primo firmatario.

“In Regione ci impegniamo affinché si mettano in campo azioni concrete per risolvere i disagi che numerose coppie dell’Emilia Romagna stanno affrontando – prosegue Bagnari –. Le novità previste dal decreto, puntano innanzitutto al fatto che le prestazioni saranno quindi erogate a carico del servizio sanitario nazionale in regime di assistenza specialistica ambulatoriale. Inoltre il limite dell’età delle donne per l’accesso ai trattamenti passerà da 43 a 46 anni e il numero massimo di cicli che potranno essere effettuati nelle strutture sanitarie pubbliche passerà da 3 a 6. Persone che da tempo inseguono il sogno di formare una famiglia, per questioni burocratiche, hanno dovuto sospendere un percorso lungo e molto delicato, per questo è necessario che la Regione adotti immediatamente tutti gli atti possibili di propria competenza per riuscire a rendere concrete le possibilità previste dal decreto”.

Anche il capogruppo Stefano Caliandro sottolinea la necessità di un’azione della Regione sul tema della procreazione assistita. “In attesa che il governo si muova, l’Emilia-Romagna non resti a guardare – dice –. La nostra risoluzione impegna infatti la giunta ad applicare nella nostra Regione, in totale autonomia rispetto alle mosse ministeriali, le nuove misure contenute nel decreto. La natalità si aiuta con i fatti, non con le parole. L’Emilia-Romagna confermerà il proprio impegno concreto al fianco delle coppie che cercano un figlio. A tutte loro auguriamo di cuore di poter concludere felicemente questo difficile percorso con la nascita del loro bambino”.

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Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
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PAESE REALE
di Piermaria Romani