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Approvata dall’Assemblea Legislativa dell’Emilia-Romagna la risoluzione del PD sulla crisi del gruppo Mercatone

Articolo pubblicato il 9 Febbraio 2015, Scritto da Riceviamo e pubblichiamo

Tempo di lettura: 2 minuti


da: Paolo Calvano, Capogruppo Partito Democratico in Consiglio Regionale

pprovata all’unanimità dall’Assemblea Legislativa dell’Emilia-Romagna la risoluzione sulla crisi del gruppo Mercatone Uno presentata dal Partito Democratico. La risoluzione, presentata dalla Consigliera Francesca Marchetti e firmata anche dal Capogruppo Paolo Calvano e Marcella Zappaterra, impegna la Giunta guidata da Stefano Bonaccini ad una costante azione di monitoraggio sulla crisi del gruppo commerciale imolese.
La richiesta più rilevante contenuta nel documento del PD è quella di agire presso il Governo per l’apertura di un tavolo di crisi nazionale considerato che il gruppo Mercatone impiega complessivamente 3700 lavoratori in 79 punti vendita in Italia, dei quali 19 suo suolo regionale. Ovviamente l’indirizzo che con questa risoluzione si vuole prendere e quello delle soluzioni più adeguate di quelle ad oggi ipotizzate per salvaguardare i livelli occupazionali.
Mercatone Business, infatti, dopo aver annunciato esuberi e la chiusura di 13 punti vendita già nel 2013, il 19 gennaio scorso ha presentato al Tribunale di Bologna domanda di ammissione alla procedura di concordato preventivo ponendo numerosi interrogativi sul futuro di tantissimi lavoratori, coinvolti sia direttamente sia in quanto impiegati nelle aziende dell’indotto.
I soci dell’azienda hanno confermato trattative con nuovi potenziali investitori e un nuovo piano industriale; la Regione ha già annunciato che intende convocare per 27 febbraio un tavolo di confronto regionale e si è già aperto il dialogo con le organizzazioni sindacali. Il documento voluto dal Gruppo PD va però oltre, chiedendo di aprire un confronto a livello nazionale considerati i tantissimi lavoratori coinvolti in un territorio che va ben oltre i confini dell’Emilia-Romagna.

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Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
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PAESE REALE
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