Skip to main content

Antisemitismo. La condanna del presidente Bonaccini e dell’assessore Felicori per insulti e minacce inviati al Meis

Articolo pubblicato il 8 Gennaio 2021, Scritto da REGIONE EMILIA-ROMAGNA

Tempo di lettura: 2 minuti


Antisemitismo. La condanna del presidente Bonaccini e dell’assessore Felicori per insulti e minacce inviati al Meis, Museo dell’Ebraismo e della Shoah di Ferrara: “Atti inqualificabili che non possono essere sottovalutati, il Meis patrimonio storico fondamentale di memoria e della nostra regione”

Offese e minacce arrivate al Museo tramite una lettera anonima. La solidarietà della Giunta regionale

Bologna- “Sdegno. E’ quello che proviamo, prima di tutto come persone. E poi come rappresentanti delle Istituzioni. Di fronte a gesti come questi è importante stringerci a chi, in questo caso il Museo dell’Ebraismo e della Shoah di Ferrara, è fatto bersaglio di farneticazioni inqualificabili”.

E’ quanto affermano il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, e l’assessore regionale alla Cultura, Mauro Felicori, commentando la lettera di minacce e insulti pervenuta al Meis, Museo dell’Ebraismo e della Shoah di Ferrara.

“L’antisemitismo è stato un dramma immane, una ferita per l’intera umanità- aggiungono presidente e assessore- e bisogna essere fermi nel non sottovalutare e nel condannare gesti che si rifanno ad una delle pagine più buie della storia. Bisogna dire basta all’odio e a chi alimenta un clima di rabbia, di chiusura, di scontro. Il Museo dell’Ebraismo e della Shoah di Ferrara arricchisce, con le proprie testimonianze e la memoria della Shoah, il patrimonio storico della nostra regione, costituendone anche una importante parte identitaria”.

“La cultura è un potente antidoto- chiudono Bonaccini e Felicori- anche per smaltire le scorie del secolo scorso. Noi ci crediamo, le Istituzioni sono impegnate su questo obiettivo comune. E non ci sarà spazio per l’odio e per l’intolleranza”.

sostieni periscopio

Sostieni periscopio!

Tutti i tag di questo articolo:

REGIONE EMILIA-ROMAGNA



Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE
di Piermaria Romani