Ancora una volta un abbattimento indiscriminato di Pino domestico nel Comune di Comacchio
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Da: Circolo Legambiente “Delta del Po”
Lunedì 26 novembre 2018 sono stati abbattuti 21 Pini nei pressi della Chiesa di San Francesco al Lido di Spina. Gli abbattimenti, dice il Comune di Comacchio, sono stati programmati per risolvere problemi di sicurezza stradale dopo avere ricevuto diverse denuncie per cadute accidentali di turisti dovute a deformazione del manto stradale provocato dall’apparato radicale .
Legambiente aveva già comunicato al Comune di evitare l’abbattimento provvedendo ad attivare soluzioni tecniche, tra le quali posizionare un manto stradale drenante. Gli apparati radicali dei Pini emergono in cerca di acqua dolce ed alla ricerca di spazio per stabilizzarsi al suolo. Inoltre, avevamo invitato il Comune a differenziare la responsabilità dei Pini visto che alcuni esemplari erano distanti più di 5 metri dal margine della strada e presentavano una maestosa crescita.
A nulla è servito l’incontro con l’assessore all’Ambiente promosso da Legambiente e da alcuni residenti, proprietari di seconde case al Lido di Spina. Durante l’incontro si raccomandava maggiore attenzione al patrimonio arboreo che caratterizza il Lido. Proseguendo con questo programma si andrà a snaturare il luogo di villeggiatura facendolo somigliare a qualsiasi altra località piena di abitazioni.
I pini abbattuti avevano 83 anni. Erano stati piantumati dal Corpo Forestale dello Stato Italiano nel 1935/38. Non è giusto responsabilizzare i Pini. La urbanizzazione deve prevedere soluzioni tecniche senza penalizzare gli alberi. Il consumo di suolo provoca danni all’ambiente, al paesaggio, riduce l’emissione di ossigeno. Necessitano previsioni diverse, raccogliere studi e programmare interventi non devastanti.

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Riceviamo e pubblichiamo
Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)
PAESE REALE
di Piermaria Romani