Anche a Ferrara grande successo per #Frittomisto | La città estense tra le 10 città d’Europa aderenti al festival dell’integrazione e della cultura
Tempo di lettura: 2 minuti
Da: Informazioni Wunderkammer
Si è tenuto domenica 12 maggio in dieci località europee, tra cui Ferrara, il festival #frittomisto, evento culturale nato per celebrare l’integrazione e la cultura. Monaco di Baviera, Vienna, Katzikas/Epiro, e poi Borgarello (PV), Caltanissetta, Ferla (SR), Ferrara, Palermo, Roma, Torino: in questi luoghi si sono tenuti concerti, reading e incontri artistici, accompagnati da coppi di fritto misto a simboleggiare la ricchezza che nasce dalla mescolanza di storie, tradizioni e culture proprie dell’Europa. Un’iniziativa non legata ad associazioni o partiti, nata da persone che ritengono necessaria una mobilitazione semplice, ampia e incisiva a favore di multiculturalità e accoglienza.
“In un momento storico come questo, in cui viene messa in discussione la natura aperta dell’Europa in favore di muri e barriere, sentiamo forte l’urgenza di far sentire la voce di chi non è d’accordo e lo dimostra quotidianamente”, sostengono Serena D’Auria, Carmen Romano e Cecilia Mussini, organizzatrici dell’iniziativa insieme a Till Hofmann. “Per questo abbiamo pensato ad un evento dai molti centri, in Italia e in Europa, completamente dedicato ad arte e cultura come strumenti di integrazione e comunità. E per questo abbiamo voluto che in ogni luogo non mancasse un momento conviviale, appunto con il simbolico fritto misto”.
A Ferrara, nonostante la pioggia, alla scuola MusiJam si sono esibiti Randomband e il gruppo di lettura “la cultura è collettiva”. La serata è proseguita con un aperitivo sul battello Nena, protetto dalla pioggia sotto il ponte di San Giorgio, dove la musica è continuata. A breve le realtà che hanno aderito all’iniziativa s’incontreranno per stabilire un percorso di collaborazione che vada oltre il festival – pensato a cadenza annuale – e si traduca in uno scambio di esperienze e buone pratiche a livello europeo.

Sostieni periscopio!
Riceviamo e pubblichiamo
Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)
PAESE REALE
di Piermaria Romani