Anbi: “il dopo Expo afferma il ruolo dei consorzi di bonifica”
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da: Ufficio Stampa A.N.B.I.
“L’esperienza dei consorzi di bonifica e’ un’opportunita’ per il futuro alimentare del pianeta: lo dice il dopo Expo”
“Se volevamo una conferma alla lungimiranza di alcune nostre affermazioni, la convention Expo dopo Expo: l’eredità di Milano 2015 ne è stata la prova: il nostro slogan Il cibo è irriguo potrebbe essere assunto a manifesto dell’impegno planetario contro la fame.”
E’ questo il soddisfatto commento di Francesco Vincenzi, Presidente dell’Associazione Nazionale Consorzi Gestione Tutela Territorio ed Acque Irrigue (ANBI), alle conclusioni dei tavoli di lavoro per garantire la più significativa legacy alla kermesse milanese, che sta coinvolgendo milioni di persone nell’arco di sei mesi; l’ANBI è stata invitata (rappresentata da Laura Burzilleri, Direttore del Consorzio di bonifica Est Ticino Villoresi) al tavolo sul tema “Fino all’ultima goccia d’acqua”.
“Non solo – prosegue Vincenzi – la nostra presenza ad Expo, con il sistema irriguo esperto Irriframe, frutto della ricerca applicativa dei Consorzi di bonifica italiani, è stata quanto mai opportuna e significativa, ma altri temi all’ordine stanno dimostrando l’attualità del nostro operare: innanzitutto, la funzione anche ambientale dell’irrigazione, da cui dipende larga parte di quel paesaggio territoriale, riconosciutoci nel mondo; poi il tema del riutilizzo delle acque reflue, per il quale ANBI sta chiedendo con forza, al Governo italiano, il superamento di quelle normative, che stanno portando il Paese in infrazione comunitaria per il mancato rispetto di quanto previsto dalla Direttiva Acque; infine, la consapevolezza che le soluzioni non possono essere omogenee, ma devono essere declinate nelle singole situazioni a partire da obbiettivi comuni e cos’è questa, se non l’affermazione dei principi di autogoverno e sussidiarietà, già praticati nei Consorzi di bonifica? Concludere dicendo che i tavoli di Milano sono stato un importante momento di riflessione sul tema della risorsa acqua, è scontato; per noi è stato molto di più, cioè l’affermazione di un’esperienza, esempio nel mondo. Ora non siamo più solo noi a dirlo.”

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Riceviamo e pubblichiamo
Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)
PAESE REALE
di Piermaria Romani