da: ufficio stampa A.N.B.I.
“Nel mentre stiamo a discutere fra esperti, nelle stanze della politica si celebra la morte del Piano Irriguo Nazionale, che prevedeva investimenti per almeno 300 milioni di euro : i Piani di Sviluppo Rurale sono bloccati dalla condizionalità, giacché l’Italia sta disattendendo, così si sostiene a Bruxelles, quanto previsto dalla Direttiva Europea sulle Acque.”
Ad evidenziarlo con forza è Massimo Gargano, Direttore Generale dell’Associazione Nazionale Bonifiche e Irrigazioni (A.N.B.I.), intervenendo a Roma ad un convegno dell’Associazione Geotecnica Italiana.
“Di fronte a tale evenienza rischia di prevalere rabbia e contestazione, ancor di più in quanto oggi abbiamo un esempio da seguire ed è quello del contrasto al dissesto idrogeologico del Paese, cui la Struttura di Missione #italiasicura sta dando risposte. La politica – conclude Gargano – deve avere chiaro quale modello di sviluppo dare al Paese, perché è ancora troppo tentata dalla logica del cemento, del divieto di balneazione, dello stato di calamità, in inverno per la troppa acqua ed in estate per la siccità. E’ tempo di scelte coraggiose, moderne, consapevoli.
Il territorio italiano con i suoi giacimenti di valori è pronto a dare il suo contributo a patto che atteggiamenti del passato vengano definitivamente accantonati”.
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