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da: ufficio stampa A.N.B.I.

Irriframe, sistema irriguo “esperto” voluto dall’Associazione Nazionale Bonifiche e Irrigazioni (A.N.B.I.) e realizzato dal Consorzio C.E.R., sarà una delle eccellenze, che rappresenterà l’Italia al prossimo Expo Milano. La conferma si è avuta dall’ “Expo delle Idee”, cui sono intervenuti il Presidente, Francesco Vincenzi ed il Direttore Generale A.N.B.I., Massimo Gargano.

“Irriframe” consente di fornire agli agricoltori utili indicazioni sul momento migliore e sul corretto volume per irrigare, garantendo un risparmio idrico fino al 25%.

Tali indicazioni si basano su disponibilità idrica, caratteristiche dell’impianto consortile d’irrigazione, sistema irriguo aziendale, condizioni climatiche, umidità del suolo, tipo di coltura e sua fase colturale.

Attualmente il sistema Irriframe, per la cui estensione è operativo un Protocollo d’Intesa MIPAAF (Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali) – A.N.B.I. – I.N.E.A. (Istituto Nazionale Economia Agraria), è già attivo su una superficie di circa 1.600.000 ettari (circa il 48% della superficie consortile irrigabile di tutta Italia) ricadenti nelle regioni Lombardia, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna, Toscana, Umbria, Lazio, Abruzzo, Puglia, Basilicata e Calabria.

L’uso razionale dell’acqua irrigua, consentito da Irriframe, soddisfa in maniera certificata le prescrizioni dell’Unione Europea, legate alla buona gestione dell’acqua in agricoltura (misure P.S.R., condizionalità, disciplinari di produzione integrata, Piani Tutela Acque, Direttiva 2000/60, piani di conservazione dell’acqua, deroghe al prelievo, deroghe allo spandimento di azoto di origine animale, ecc.), le attese delle imprese agricole che da tale migliore uso dell’acqua derivano economie nella fase produttiva e quindi un miglior reddito e una maggiore competitività nei mercati.

Ad “Irriframe” si stanno già interessando numerosi Paesi, soprattutto dell’area mediterranea e asiatica, interessati all’ottimizzazione d’uso della risorsa idrica in aree scarsamente dotate di una risorsa primaria quale l’acqua, da cui dipende, ad esempio, anche l’84% del “made in Italy” agroalimentare.

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