Da ufficio stampa
Alla riunione tutti i Comuni capoluogo e quelli con più di 30 mila abitanti. L’annuncio oggi durante la seduta della Commissione ambiente, territorio e mobilità dedicata all’esame del nuovo Piano aria integrato regionale
Bologna – L’emergenza aria sarà al centro di una riunione con i Sindaci dei Comuni capoluogo e con più di 30 mila abitanti convocata domani a Bologna dall’assessore regionale all’Ambiente, difesa del suolo e protezione civile Paola Gazzolo.
Lo ha annunciato la stessa Gazzolo oggi in apertura dei lavori della Commissione territorio, ambiente e mobilità, dedicati all’esame del nuovo Piano aria integrato regionale prima del passaggio in Assemblea legislativa.
“In considerazione degli elevati e persistenti valori di inquinamento – ha detto l’assessore Gazzolo – ho convocato la cabina di regia formata dai 21 Comuni capoluogo e con più di 30 mila abitanti per affrontare l’emergenza in corso e valutare quali misure straordinarie adottare in modo coordinato sul territorio regionale. Si tratta di una situazione che interessa non solo la nostra regione, ma tutta la Pianura padana come dimostrano gli elevati valori di Pm10 pari a 290 e 240 microgrammi per metro cubo misurati nel Bergamasco e nel Cremonese.”
Secondo i dati forniti da Arpae, dal 24 gennaio al 30 gennaio sono stati superati per 7 giorni consecutivi i valori limite di Pm 10 (50 microgrammi per metro cubo) nelle province di Piacenza, Parma, Reggio Emilia e Modena.
Il 31 gennaio si sono verificati ulteriori aumenti con valori superiori ai 130 microgrammi per metro cubo in tutte le stazioni di pianura, fino ad una soglia massima di 204 microgrammi a Bologna.
L’1 febbraio, i valori di Pm10 si sono mantenuti elevati in tutta la regione con valori superiori a 120 microgrammi per metro cubo ed un massimo di 247 a Bologna.
Anche la concentrazione di Pm 2.5 ha mantenuto valori eccezionalmente elevati, compresi tra 100 e 175 microgrammi per metro cubo in tutte le stazioni di pianura.
“Siamo di fronte a quello che tecnicamente si chiama un fenomeno di inversione termica – ha spiegato Gazzolo – ovvero la presenza di uno strato d’aria calda che scorre sullo strato d’aria più fredda, schiacciando verso il suolo tutti gli inquinanti. Anche se le previsioni meteo annunciano un miglioramento nei prossimi giorni, dovuto all’afflusso di deboli ondate depressionarie, siamo di fronte a livelli di inquinamento che rendono opportuno applicare ulteriori misure a salvaguardia della salute della popolazione”.
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