Altan, Barbujani, Gifuni e Valduga vincono la 60° edizione del Premio Napoli per la lingua e la cultura italiana
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da: ufficio Comunicazione ed Eventi Unife
Francesco Altan, Guido Barbujani, Fabrizio Gifuni e Patrizia Valduga sono i vincitori della sessantesima edizione del Premio Napoli per la lingua e la cultura italiana, riconoscimento letterario promosso dalla Fondazione Premio Napoli e attualmente primo e unico Premio Culturale in Italia.
La proclamazione si è tenuta il 10 giugno a Napoli nella Sala Consiliare del Complesso monumentale Santa Maria La Nova, nell’ambito della conferenza dal titolo Gli (an)alfabeti d’Italia, con la partecipazione dei giurati del Premio, tra le più autorevoli voci della cultura italiana: Alberto Abruzzese, Giancarlo Alfano, Pino Boero, Franco Buffoni, Nietta Caridei, Gennaro Carillo, Carmelo Colangelo, Stefano De Matteis, Paolo Fabbri, Pinotto Fava, Paolo Giovannetti, Maria Antonietta Grignani, Giorgio Lunghini, Giovanni Maffei, Camilla Miglio, Luca Rossella e Donatella Trotta.
“ Da sempre, i vincitori del Premio sono nomi di grande prestigio del panorama culturale italiano – commenta Gabriele Frasca, Presidente della Fondazione Premio Napoli e della giuria – e, come emerge dai profili di ognuno, si tratta di personalità che difendono la nostra lingua e la nostra cultura non solo in ambito letterario, ma anche in altri settori, dai fumetti al teatro fino alla divulgazione scientifica”.
La cerimonia di premiazione si terrà il 7 novembre nell’Auditorium della Rai di Napoli. Nell’occasione, Fabrizio Gifuni metterà in scena il suo L’ingegner Gadda va alla Guerra, spettacolo premiato in Italia con i più importanti riconoscimenti (due premi Ubu e Le maschere del teatro). Lo spettacolo, incentrato sulla Grande Guerra, darà il via a una serie di iniziative dedicate alla Prima Guerra Mondiale, che la Fondazione realizzerà nella città nel corso di tutto il 2015 per aprire un dibattito su un evento le cui conseguenze culturali e geopolitiche sono ancora da metabolizzare.
Le Motivazioni del Premio Napoli per la lingua e la cultura italiana 2014
Motivazione per Francesco Altan: Altan ha saputo rendere il linguaggio delle immagini uno strumento efficace di racconto dell’Italia con distacco critico e partecipazione ironica, unite a una straordinaria capacità di interpretare i sentimenti profondi e i limiti culturali del Paese. Una biografia di artista satirico che ha saputo comunicare al cuore di tutti: dall’infanzia (con i personaggi della Pimpa, Kika e Kamillo Kromo) attraverso l’adolescenza (con le illustrazioni per i libri di Rodari) fino agli adulti, con quella galleria di personaggi che costituiscono una sorta di antibiografia della nazione: da Cipputi alle donne insoddisfatte agli uomini irresoluti, fino alle parodie di figure celebri della storia.
Motivazione per Guido Barbujani: genetista di fama internazionale, Ordinario del Dipartimento di Scienze della vita e biotecnologie dell’Università di Ferrara, Guido Barbujani si è segnalato per la sua opera di divulgazione scientifica, che ha avuto come oggetti privilegiati l’evoluzione umana e il tema delle razze; nonché per la sua produzione narrativa, tra fiction, autobiografia e documento. Per entrambe le vie, ha fornito al dibattito culturale utili antidoti a pericolose tendenze ideologizzanti e pseudo-scientifiche. La sua prosa, limpida ed efficace, e il senso innato della narrazione, ne fanno una figura singolare nello scenario italiano dove, a dispetto di Galilei, la qualità media della divulgazione scientifica appare oggi modesta.
Motivazione per Fabrizio Gifuni: per aver dato voce, corpo, cuore, musica e scena a una delle officine narrative più formidabili della nostra tradizione letteraria, dimostrando al contempo quanto la complessità di un’opera possa rapidamente volgersi, a coglierne gli intenti, in un’efficace e puntuale macchina comunicativa. E per averci aiutato, con il suo puntiglioso lavoro sul testo, a riscoprire tutti i sensi della parola interprete.
Motivazione per Patrizia Valduga: Patrizia Valduga, nella sua attività di poeta, ha saputo contemperare una profonda conoscenza della tradizione e delle sue tecniche con potenti invenzioni stilistiche. Ha scavato all’interno della nostra lingua uno spazio originalissimo, di grande ricchezza espressiva, aggiungendovi un’ulteriore dote, poco frequente in Italia: il coinvolgimento del pubblico in esecuzioni esperte di testi propri e altrui.
La Fondazione Premio Napoli è un Ente morale, costituito con D.P.R. 5 giugno 1961. Lo scopo della Fondazione è quello di incoraggiare la produzione culturale italiana e, soprattutto, di favorire la lettura e il dibattito culturale e civile nella città, nella provincia e nell’intera area regionale, disponendole e incoraggiandole, con adeguati strumenti organizzativi, al dialogo con il resto del mondo e, in particolare, con i paesi che si affacciano sul Mediterraneo. La Fondazione promuove la ricerca nel campo della letteratura e, in generale, delle scienze umane e sociali e si adopera per la promozione dell’immagine internazionale della città di Napoli e dell’intero territorio Campano.
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