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Da Organizzatori

Un’altra lezione particolare, attiva e coinvolgente, spinge a riflettere i ragazzi della classe 3A dell’Istituto professionale per i servizi sociosanitari sul valore della salute.
Questa volta si è parlato del fumo di sigaretta, ritenuto da alcuni studenti “di moda” o addirittura “antistress”, mentre per molti scienziati si parla di “epidemia evitabile”.
Oltre ad aver imparato l’innumerevole quantitativo di sostanze pericolose – tra cui sostanze radioattive e cancerogene – contenute nel fumo di sigaretta, che finiscono nei polmoni dei fumatori e nell’organismo di chi sta loro accanto, gli studenti hanno preparato una serie di immagini e vignette scherzose che compariranno sulle diverse pareti della scuola, per far riflettere sui danni per la salute provocati dal fumo.
Un problema da non sottovalutare, insieme a quello dell’inquinamento ambientale, perché molti fumatori al termine della sigaretta buttano a terra o in acqua di mare e fiumi il mozzicone, noncuranti della salute del pianeta che ci ospita e del tempo necessario per la degradazione naturale del mozzicone abbandonato (dai 2 anni a terra, da 2 a 5 anni in mare).
Attenzione, quindi, ricordano gli studenti dll’Ipsia, a non abbandonare il residuo di sigaretta per strada, basta poco per recuperare un pò di ‘sano’ e ‘salutare’ senso civico.

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