Alle Officine Ricicletta il futuro di Ferrara città delle biciclette
Anche quest’anno è tornata la Settimana Europea della Mobilità Sostenibile, promossa dalla Commissione Europea ogni anno dal 16 al 22 settembre a partire dal 2002: un appuntamento internazionale che ha l’obiettivo di promuovere l’utilizzo dei mezzi di trasporto alternativi all’auto privata per gli spostamenti quotidiani, a piedi, in bicicletta o con mezzi pubblici. Quest’anno il tema era ‘Mobilità pulita, condivisa e intelligente’ con iniziative volte a valorizzare forme di trasporto innovative e collettive, che abbiano un impatto ambientale ridotto e meno costoso.
Ferrara ‘città delle biciclette’ non poteva quindi mancare, soprattutto visto che proprio il 15 settembre ha ottenuto il riconoscimento ComuniCiclabili piazzandosi prima nella classifica promossa da Fiab-Federazione Italiana Amici della Bicicletta che attesta il grado di ciclabilità di una località e del suo territorio. La graduatoria, che ha coinvolto più di 60 comuni italiani, attraverso cinque parametri premia le località più accoglienti per chi si muove in bicicletta e l’impegno di chi ha già messo in campo iniziative bike-friendly: Ferrara è stata l’unica a ottenere il massimo ed è quindi stata premiata con cinque bike-smile apposti sulla bandiera gialla consegnata alla città.
E non poteva mancare nemmeno la Ricicletta, ormai in città sinonimo di mobilità sostenibile.
Il 22 settembre, in collaborazione con Fiab Ferrara, Ricicletta ha organizzato per il secondo anno consecutivo un open day pesso le sue officine in via Darsena.
La mattina è stata dedicata a percorsi di educazione stradale per i bambini delle scuole primarie ferraresi: circa cento bambini fra gli 8 e i 10 anni si sono cimentati sul percorso creato appositamente per loro da Alessandro di Ricicletta, Stefano, il presidente di Fiab Ferrara, e da Davide e Simone, i due agenti del Nucleo educazione stradale e alla legalità del Corpo di Polizia Municipale Terre Estensi. Per qualcuno era la prima volta su due ruote, ma dopo qualche ‘scontro’ e qualche ‘fischio’ degli agenti, tutti hanno superato brillantemente la prova e hanno ricevuto il proprio attestato. “Iniziative come questa sono imprescindibili sia per la sicurezza dei bambini sia come parte dell’educazione civica. Il nostro obiettivo è lavorare con le scuole per aumentare queste occasioni”, afferma Stefano di Fiab; Tania, responsabile del settore Mobilità della Cooperativa Sociale Il Germoglio che gestisce le Officine Ricicletta, concorda: “organizziamo questi incontri per avere cittadini più consapevoli in futuro”. Fra un gruppo di giovani ciclisti in erba e l’altro anche i due agenti confermano l’importanza di queste occasioni: “l’intento è far conoscere le norme basilari di comportamento per ‘imparare a vivere la strada’ rispettando le altre persone che circolano insieme a noi”. E se si può imparare divertendosi, è ancora meglio.
Nel pomeriggio poi la tavola rotonda ‘La mobilità sostenibile, come rendere virtuosi i comportamenti quotidiani e concedersi qualche libertà sulle due ruote!’ ha riunito diverse esperienze di mobilità sostenibile. Sabrina Scida, presidente della Cooperativa Il Germoglio, ha parlato di come è nata l’esperienza di Ricicletta: “abbiamo ereditato l’attività da NuovaMente, che la svolgeva a titolo volontario e abbiamo ritenuto fosse più che in linea con la nostra natura di cooperativa sociale. Il premio che abbiamo vinto come Innovatori responsabili ci spinge a fare sempre meglio”. Stefano e Massimo, presidente e segretario di Fiab Ferrara, hanno parlato di sicurezza nei percorsi casa-scuola e casa-lavoro e di cicloturismo: “il traffico nel centro storico è un problema soprattutto negli orari di punta di uscita dalle scuole – afferma Stefano – per esempio qui non è diffuso il car pooling e nell’auto spesso c’è un solo genitore con un solo bambino”. Massimo sottolinea che non esiste un solo tipo di cicloturista e ognuno ha le proprie esigenze, dalle famiglie con bimbi ai viaggiatori veri e propri, fino agli “occasionali” come li ha chiamati scherzando, “quelli che ci provano perché lo hanno visto fare da altri”. Le esigenze primarie per tutti rimangono però “la sicurezza” e “la intermodalità”. Per quanto riguarda la Ferrara-mare, Massimo la definisce “la prova del coraggio per tanti ferraresi”: “fino a Ostellato, dove c’è un assessore iscritto Fiab, abbiamo percorsi semplici e ben segnalati, ma da Ostellato a Comacchio non c’è più nulla”. Se è vero che per raggiungere il mare si può utilizzare “la strada che arriva a Codigoro e segue il Volano”, le soluzioni proposte da Massimo sono: “migliorare i percorsi che attraversano il Mezzano, passando vicino a Spina” oppure “approfittare dei lavori dell’idrovia proprio per creare intermodalità”.
Ed ecco come si è passati dal presente al futuro della mobilità sostenibile nel territorio estense.
Secondo Sergio Fortini, architetto di Città della cultura-Cultura della Città, la bici “è un patrimonio identitario del nostro territorio”: “qui a Ferrara non si parla mai abbastanza di mobilità sostenibile e ciclomobilità, proprio per le potenzialità che il nostro territorio presenta da questo punto di vista”, “un territorio sospeso tra terre e acque, entrambe ricche di percorsi che potrebbero garantire quel sistema intermodale cui si è accennato prima”. Certo è necessario un cambiamento di paradigma: “pensare alla rigenerazione urbana partendo dalla mobilità sostenibile” e non viceversa, “immaginare il territorio come infrastruttura” fino a prefigurare “una metropoli di paesaggio” che arrivi da Comacchio fino a Cento. E tutto questo pensando non al turismo, che certo rappresenterebbe “una esternalità positiva”, ma in primis ai cittadini, in termini di “qualità della vita” e di “opportunità di lavoro”.
Ad Aldo Modonesi, in qualità di assessore ai lavori pubblici e alla mobilità del Comune di Ferrara, il difficile compito di raccogliere tutti questi spunti per la propria attività di amministratore e di chiudere la tavola rotonda. “Il riconoscimento di ComuniCiclabili che abbiamo ricevuto pochi giorni fa è un grande onore e un riconoscimento al lavoro di rete messo in campo sul tema della mobilità sostenibile, ma è anche una grande responsabilità che ci dobbiamo caricare tutti sulle spalle”. Ancora oggi i dati sugli spostamenti in città parlano di “un 30% in bici o a piedi, 10% tramite trasporto pubblico, mentre ancora un 60% avviene in auto”; l’obiettivo “ambizioso, ma realizzabile” è “scendere sotto il 50% nei prossimi 10 anni”. I “170 km di piste ciclabili su 1000 di strade” dicono che c’è ancora molto da fare e secondo l’assessore bisogna lavorare su tre fronti: “sulle infrastrutture, sui servizi e sul sistema delle regole”.
Infine, la premiazione del concorso estivo ‘In prima fila con Ricicletta’, in collaborazione con l’Arena Estiva Le pagine. L’estrazione del biglietto vincente è avvenuta lo scorso 5 settembre: la vincitrice è Chiara, tagliando numero 51475. “Quella sera ho visto ‘Lasciati andare’, che mi è piaciuto molto e ora ho anche vinto una ricicletta nuova”, racconta felice.

Sostieni periscopio!
Federica Pezzoli
PAESE REALE
di Piermaria Romani
Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)