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Non sono donne di buoni sentimenti e di dover essere, sono donne di seduzione, invidia, fortissime e perdute. I racconti delle donne (Einaudi) a cura di Annalena Benini che sarà presentato sabato 13 aprile alle 18 alla libreria Ibs + Libraccio (piazza Trento Trieste), è una questione di bellezza e verità: una raccolta di racconti di autrici del Novecento che sono l’essenza in movimento di un mondo nascosto e quindi vero.
È più di un’antologia, è la trama di un romanzo in cui finiamo tutti perché per ogni donna è rassicurante scoprire (ed Edna O’Brien lo ha scritto) che lui, con la moglie, mette il pigiama.
Tramite le voci di grandi scrittrici, tra cui Virginia Woolf, Natalia Ginzburg, Dorothy Parker, Nora Ephron, Valeria Parrella, Marguerite Yourcenar, Gracy Paley, Alice Munro, Annalena Benini definisce un’identità in cui è impossibile non vedersi, riconoscere quel bisogno di legittimazione, ammettere i pensieri ossessivi o vivere dolorosamente un pervasivo oggetto d’amore.
Sono donne che parlano della vita che passa in un calzino dimenticato dall’ex marito, in una fantasia inconfessabile e dicono io sono questa, riesco a riconoscerlo, a vedermi scissa tra la mia parte vincente e quella sbagliata e non devo scegliere. Sono donne ai ferri corti, vicine al tracollo, ma vive. Cadere nel pozzo, come scrive Natalia Ginzburg, è un inciampo che fa male ed è qualcosa di inevitabile per le donne alle quali non basterà cadere una volta sola.
L’aderenza alla realtà è la materia di questi racconti, le voci sprofondano e riemergono per offrirsi completamente: dolore e felicità non si separano, solo insieme servono a qualcosa, il rischio è aggrapparsi al niente. L’onestà feroce e disinvolta nel descrivere ciò che si avvita dentro una donna appartiene a questo mondo, come la lucida capacità di sentirsi, di confessare senza vergogna cosa rimane addosso e cosa è andato per sempre, di capire l’animo del giorno dopo la festa. È la famiglia delle donne che sanno soccorrersi e conoscono i tempi di intervento, quanto quelli del silenzio.
I racconti delle donne, di cui Annalena Benini ha curato anche schede di approfondimento per ciascuna autrice, è un libro sui rapporti umani, quelli che Natalia Ginzburg ne Le piccole virtù, ha definito “un chiaro problema”.

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Riccarda Dalbuoni

È addetto stampa del Comune di Occhiobello, laureata in Lettere classiche e in scienze della comunicazione all’Università di Ferrara, mamma di Elena.


Chi volesse chiedere informazioni sul nuovo progetto editoriale, può scrivere a: direttore@periscopionline.it