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Alla Libreria Altrove di Ferrara si parla di pedofilia con il thriller “Una ferita aperta”

Articolo pubblicato il 10 Ottobre 2019, Scritto da Riceviamo e pubblichiamo

Tempo di lettura: 2 minuti


Da: Organizzatori

Sarà presentato il prossimo 18 ottobre alla Libreria Altrove (in via Aldighieri 29) di Ferrara, il romanzo di Salvo Fuggiano dal titolo “Una ferita aperta” (Les Flaneurs Edizioni). Dialoga con l’autore lo psicologo Calogero Avarello. Ingresso libero. Inizio ore 18.

La routine di Salvatore, giornalista intento a scrivere un romanzo sulla pedofilia, viene stravolta dalla telefonata di Cosima, la badante della madre, che lo informa della morte di quest’ultima. Dopo molti anni, l’uomo farà così ritorno in Puglia, nel suo paesino natale, dove il figlioletto di Cosima farà riaffiorare in lui il ricordo del fratello Francesco, morto quarant’anni prima in circostanze misteriose. In un torrido giugno, mentre la comunità si prepara per la festa di San Giovanni, scrittura e realtà inizieranno a seguire un unico filo conduttore, alternando le vicende di Salvatore con quelle del libro che sta scrivendo, una storia di delitti e colpe, morti atroci e bambini privati della loro spensieratezza, dove gli “orchi” esistono davvero e sono molto più terribili di quelli delle fiabe. Fra incubi e ricordi, Salvatore si ritroverà ad affrontare la scelta più difficile: assecondare la sua vera natura o combatterla per scoprire la verità sepolta nel suo passato. Una ferita aperta, primo romanzo di una trilogia, prende spunto da fatti realmente accaduti a Gravina, con la vicenda di Ciccio e Tore, ed è già candidato a diventare una serie tv.

L’autore: Salvo Fuggiano, Massafra (1971). Da quattordici anni lavora come libraio indipendente e docente di lingua Inglese e Spagnola. Laureato in Lingue e Letterature Straniere all’università D’Annunzio di Pescara, coltiva da sempre l’amore per la lettura. I libri sono la sua passione e scrivere è diventato il suo hobby preferito. Ama mettersi in gioco, sperimentando nuove strade. Nel 2014 ha pubblicato il romanzo La favola del silenzio.

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Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE
di Piermaria Romani