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Alla cooperativa sociale L’Alvadur di Santo Stefano un corso di scrittura all’interno del pane, ospite il panificatore parigino Yves Desgranges

Articolo pubblicato il 30 Novembre 2015, Scritto da Riceviamo e pubblichiamo

Tempo di lettura: 2 minuti


da: organizzatori

Nello scorso fine settimana, la cooperativa sociale L’Alvadur di Santo Stefano ha ospitato un corso inedito di scrittura all’interno del pane.
Docente d’eccezione, il creatore di questa arte – il panificatore parigino Yves Desgranges, titolare della omonima panetteria a pochi passi dalla Tour Eiffel e autore del libro “Passion Pain. 80 recettes originales de pains traditionnels” – giunto direttamente dalla Francia per tenere il corso, a cui hanno partecipato panificatori provenienti da tutta Italia (Milano, Bologna, Anghiari, Lecce, Benevento, Reggio Calabria, Ravenna).
Sono stati due giorni intensi di creatività e innovazione, decisamente formativi per tutti i partecipanti. Da oggi, fra l’altro, è possibile ordinare il pane con all’interno la scritta desiderata rivolgendosi al panificio cooperativa L’Avadur , visto che anche i ragazzi della cooperativa hanno partecipato al corso e hanno fatto propri gli insegnamenti di Desgranges..
Il punto vendita della cooperativa sociale l’Alvadur è stato inaugurato nello scorso maggio in via Cella 378 a Santo Stefano, a una decina di chilometri da Ravenna: una località che, per qualche mese, era rimasta priva di un forno. L’Alvadur è una start-up nata dall’unione di quattro giovani (Andrea Marchetti, 22 anni, nominato presidente; Marianna Rosa, 21, Beatrice Sarni, 21 e Alex Zambrini, 28) ed un esperto del settore della panificazione, il maestro Fausto Rivola, presidente del Club Arti & Mestieri, che funge ovviamente da “coordinatore” del lavoro dei ragazzi.
Strumento di opportunità, finalizzato all’inserimento lavorativo per giovani e persone in difficoltà – con la prospettiva di ospitare corsi di formazione e molte altre iniziative – L’Alvadur prende vita attraverso l’attività lavorativa caratterizzata dalla produzione di prodotti di panificazione e pasticceria ed attività formative socio-educative: di cui il corso appena svolto è un ottimo esempio…

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Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE
di Piermaria Romani