Alessio Bolognesi è un artista ferrarese, membro dell’ artistic street art and graffiti collective Vida Krei (VKB). Ama sperimentare, far evolvere il suo linguaggio ed esplorare nuove tematiche e soggetti.
Qualche anno fa un altro artista ferrarese, Daniele Cestari, gli regalò alcuni pacchi di antichi documenti d’archivio destinati al macero provenienti dal consorzio di bonifica di Bondeno. L’età di queste carte va dagli anni Quaranta dell’Ottocento alla metà del Novecento. Dopo circa un anno dalla ricezione del dono, Bolognesi provò a utilizzarle come sfondo dei suoi disegni; le prime prove furono alcune rappresentazioni del suo alter-ego Sfiggy, il personaggio con cui iniziò la sua carriera. Il risultato fu notevole e venne subito apprezzato: veniva a crearsi un contrasto interessante tra il disegno e il documento ingiallito, scritto a mano in bella grafia. Inoltre, lo sfondo non necessitando di importanti ritocchi permetteva all’artista di far cadere maggiormente l’attenzione sul soggetto disegnato. I documenti antichi ferraresi diventarono così uno sfondo frequente per molte sue opere appartenenti a diversi progetti.
Molti dei progetti di Bolognesi sono percorsi di comunicazione attraverso gli animali e il mondo naturale, legati a tematiche ambientali. Uno di questi è [R]evolve[r], in cui rappresenta la natura che si arma e si ribella contro i soprusi degli umani. È stata esposta per la prima volta nel 2018. Da questa serie ho scelto come immagine di copertina L’uccello che girava le viti del mondo, opera di tecnica mista su carta antica, che rappresenta un colibrì intento a far scattare l’allarme: “il mondo va a fuoco”. Il titolo è la citazione di uno dei romanzi di Murakami Haruki preferiti dall’autore. Ora quest’opera, insieme al suo remake a colori Open fire, appartiene a una collezione privata.
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Vittoria Barolo
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