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Alan Fabbri, capogruppo Lega Nord in Regione Emilia Romagna, risponde con una lettera aperta a monsignor Perego, vescovo di Ferrara dopo l’intervista pubblicata da Il Corriere di Bologna.

“Non giudicate secondo l’apparenza, ma giudicate con giusto giudizio” (Giovanni 7:24). Le rivolgo queste parole, monsignor Perego, perchè troppo spesso negli ultimi mesi, mi è sembrato di vederla cadere vittima di pregiudizi. Pregiudizi nei confronti di un fenomeno come l’immigrazione che, Lei, in quanto rappresentante della Chiesa, sembra non voler vedere nella sua complessa interezza. E pregiudizi nei confronti della Lega, che non è certo quello che la sinistra ha tentato (invano) di far credere agli italiani, agitando spauracchi di razzismo e intolleranza.

Questo l’ha portata più volte ad incursioni in campo politico, con prese di posizione forti, inattese e non basate su un confronto nel merito. Come se nella volontà della Lega di fare fronte ad una emergenza, di fermare un flusso incontrollato di arrivi e non nelle organizzazioni criminali che lucrano sulle vite dei disperati, si nascondesse il problema.
Non posso che dirmi dispiaciuto di questo atteggiamento, ribadito anche nella sua recente intervista a Il Corriere e destinato a non portare buoni frutti.
Eppure, voglio essere positivo e cogliere la sua sollecitazione in modo costruttivo. Perchè quando lei dice che “non si risolvono i problemi impedendo ad una singola nave di attraccare” ha ragione. La questione, purtroppo, è molto più complessa. E come tale, non tema monsignore, verrà affrontata. Chiudere i porti, come certamente avrà capito, è soltanto il primo passo di un lungo cammino basato sul buon senso e sul rispetto delle leggi.
Un passo necessario, però, per costringere l’Europa a partecipare alla gestione della crisi e per fermare una situazione che, lasciata com’era, rischiava di far vacillare la tenuta sociale. E che, inoltre, come è ormai evidente, a nessuno giova se non a chi, sulla vita dei profughi, vuole speculare.
Anche quando sostiene che “l’immigrazione va governata”, ha certamente ragione. E’ proprio governare l’immigrazione, invece di farsi accecare dal buonismo, ciò che il nuovo governo ha in programma di fare. Rimediando agli errori della sinistra e mettendo al centro casa e lavoro, argomenti che Lei indica come prioritari e che sono punti di attenzione della Lega, da sempre.
Se davvero vuole toccare con mano come la Lega realizza il proprio programma politico nelle realtà in cui governa, venga in visita nei Comuni da noi amministrati. Nella provincia di Ferrara sono vari, Le sarà facile trovare l’occasione. Non troverà la cacciata del diverso, il razzismo e la discriminazione che Lei paventa, a contrario troverà una comunità coesa, impegnata nel fare il meglio possibile, disponibile e aperta. Dove il lavoro e la casa sono, davvero, al centro degli sforzi amministrativi. Con giusto giudizio. Per il bene di tutti”.

Ufficio Stampa Lega Nord Regione Emilia Romagna

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