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Da ufficio stampa Gruppo Lega Nord Emilia e Romagna

“Da tempo ribadiamo la necessità di allontanare i gruppi di nomadi che hanno preso possesso delle stazioni ferroviarie. Non ci sono stati interventi e questo è il risultato. Una truffa da oltre 30.000 euro, ai danni di turisti stranieri, messa in atto proprio dai nomadi che stanziano, in tutte le stazioni dell’Emilia Romagna, davanti alle biglietterie automatiche. E, fatto ancora più grave, è che ad essere coinvolti sono anche sette dipendenti di società esterne che lavorano per Tper e che, secondo quanto riportato dalla stampa, non sono stati allontanati dal lavoro nonostante la denuncia per truffa. Nei prossimi giorni sull’intera vicenda chiederemo chiarimenti alla Regione Emilia Romagna che partecipa l’azienda di trasporti, anche per capire cosa osti all’allontanamento delle persone denunciate”.

Così Alan Fabbri, capogruppo Lega Nord in Regione Emilia Romagna, interviene sull’accordo truffaldino scoperto dall’operazione Easy ticket, a Bologna, fra un gruppo di nomadi e alcuni addetti alle biglietterie e autisti del Blq, il bus che collega l’aeroporto Marconi alla stazione di Bologna che, in appena sei mesi, ha portato ad un bottino da 30.000 euro.
“A quanto risulta sono state denunciate 10 donne di origine bulgara, indagate per furto ai danni dei viaggiatori 4 addetti alle biglietterie e 3 autisti e, nonostante figuri come parte lesa, Tper non avrebbe potuto allontanare dal posto di lavoro i sette operatori infedeli, dipendenti di due società esterne con le quali c’è un contratto di appalto”, spiega Fabbri.
“E’ necessario intervenire immediatamente e con decisione per fermare le bande di rom che organizzano, in luoghi pubblici, raggiri se non furti ed estorsioni ai danni di ignari passeggeri”, aggiunge Fabbri “e nei prossimi giorni depositeremo una interrogazione per conoscere nel dettaglio la vicenda”. L’accaduto rivela, infatti, quanto sia “pericoloso continuare a sottovalutare fenomeni di delinquenza che agiscono sotto gli occhi di tutti e sono ormai così radicati da riuscire a fare sistema” ed è necessario “capire, nel dettaglio, conseguenze economiche dell’accaduto, eventuali responsabilità e individuare contromisure da mettere in atto per il futuro”.

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